Eccezionale operazione che ha portato al fermo di 5 soggetti – un italiano, due tunisini, un francese e un albanese – e il sequestro di 1 imbarcazione e di oltre 5,3 tonnellate di cocaina. Si tratta del più importante sequestro di cocaina mai eseguito sull’intero territorio nazionale e uno dei più rilevanti a livello mondiale.
Palermo – I finanzieri del comando provinciale e della componente aeronavale del Corpo, nell’ambito di un articolato dispositivo di contrasto ai traffici illeciti via mare, hanno portato a termine un’eccezionale operazione di servizio che ha portato, al momento, al fermo, disposto dalla Procura della Repubblica – Direzione distrettuale antimafia, di 5 soggetti – un italiano, 2 tunisini, un francese ed un albanese – e il sequestro di 1 imbarcazione e di oltre 5,3 tonnellate di sostanza stupefacente del tipo cocaina.
Si tratta del più importante sequestro di cocaina mai eseguito sull’intero territorio nazionale e uno dei più rilevanti a livello mondiale.
L’intervento, condotto con l’impiego di numerosi mezzi aerei e navali – costieri e alturieri – del comando operativo aeronavale di Pratica di Mare (RM) e del reparto operativo aeronavale, in coordinamento con gli investigatori del Nucleo di polizia economico finanziaria e sotto la costante direzione della Procura della Repubblica – DDA, ha interessato il tratto di mare prospiciente le coste dell’agrigentino.
In particolare, si rilevavano anomale operazioni di accumulo di numerosi pacchi sul ponte della nave “madre”, che venivano successivamente scaricati in mare con il repentino avvicinarsi del peschereccio italiano, che nel frattempo aveva disattivato il sistema di localizzazione AIS, per le operazioni di recupero del carico gettato nel canale di Sicilia.
Il dispositivo di intervento si attivava immediatamente sottoponendo a fermo il peschereccio che stava facendo rientro verso le acque territoriali, a bordo del quale, abilmente occultato dietro una pannellatura che celava un ampio locale, veniva rinvenuto un enorme quantitativo di stupefacente.
Immediatamente dopo le unità navali del Corpo si lanciavano all’inseguimento della nave mercantile che nel frattempo stava cercando, senza successo, di riprendere il largo in direzione della Turchia.
Il peschereccio è stato condotto presso il porto di Porto Empedocle (AG) mentre la “nave madre”, con equipaggio composto da 15 soggetti di nazionalità ucraina, turca e azera, è, al momento, scortata da mezzi navali del Corpo in navigazione verso il porto di Palermo.
Le oltre 5,3 tonnellate di cocaina sottoposte a sequestro, destinate a rifornire l’intero mercato nazionale, avrebbero fruttato introiti per oltre 850 milioni di euro.