Dopo un anno e mezzo di indagini, la polizia milanese ha finalmente messo fine a un giro di stupefacenti che, nel corso del tempo, ha portato alla messa in circolazione di ingenti quantità di eroina e cocaina. E a profitti d’oro.
Milano – La polizia di Stato, coordinata dai pubblici ministeri del VII dipartimento della procura della Repubblica di Milano, ha eseguito un’ordinanza di applicazione di misure cautelari personali, fin dalle prime ore di questa mattina, nei confronti di 4 cittadini italiani residenti a Milano, tre uomini e una donna, resosi responsabili in concorso tra loro del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Le indagini, svolte dagli investigatori della squadra mobile milanese, iniziate nel mese di novembre 2021, hanno permesso di accertare innumerevoli approvvigionamenti e cessioni di sostanza stupefacente; evidenziando, altresì, la disponibilità da parte del gruppo criminale sia di autovetture che motoveicoli utilizzati per effettuare le cessioni, nonché di appartamenti ove occultare lo stupefacente.
È proprio in uno di questi appartamenti – sito in via Scialoia – che, nel mese di gennaio 2022, gli investigatori hanno tratto in arresto in flagranza di reato una donna italiana appartenente al gruppo, poiché risultata custodire 79 “panetti” di eroina del peso lordo di 43 Kg e 3 panetti di hashish del peso lordo di 300 grammi.
Questo ingente quantitativo di sostanza stupefacente era stato precedentemente consegnato, in due borsoni, dall’autista di un autobus con targa albanese a uno degli indagati nel parcheggio di Lampugnano a Milano. Nella circostanza, l’indagato, dopo aver ricevuto la droga e con totale indifferenza, ha caricato l’eroina nei bauletti della propria moto per poi depositarla nell’appartamento, dove è stata rinvenuta e sequestrata dagli agenti di polizia.
Nel corso delle indagini, è stato individuato anche un altro deposito di sostanza stupefacente a Paderno Dugnano (MI), dove una telecamera istallata dai poliziotti ha permesso di riprendere gli indagati nell’atto di trasportare tre grosse presse idrauliche utilizzate per il confezionamento della droga.
La forza del gruppo criminale si è estrinsecata, inoltre, nella capacità di esercitare un vigile e costante controllo delle proprie attività illecite legate al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti, nonché nell’avere contatti diretti con “fornitori” dimoranti verosimilmente in Albania, da dove sono riusciti a far importare notevoli quantitativi di sostanza stupefacente a prezzi relativamente vantaggiosi.
I profitti illeciti che gli appartenenti a tale gruppo hanno tratto dalle condotte di traffico di stupefacenti sono stati molto ingenti: infatti, durante il periodo dell’indagine, sono state accertate cessioni di sostanza stupefacente del tipo eroina e cocaina per oltre 170 kg.
A conclusione dell’attività di indagine e sulla base degli elementi probatori raccolti, è stata emessa dal GIP del tribunale di Milano un’ordinanza di applicazione di misure cautelari personali, di cui una della custodia cautelare in carcere, una degli arresti domiciliari e due dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, che è stata eseguita fin dalle prime ore della mattinata odierna da personale della squadra mobile della questura di Milano.