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Lotta al riciclaggio: 4 professionisti sotto la lente

Militari specializzati hanno effettuato 4 interventi ispettivi antiriciclaggio nei confronti di un professionista giuridico-contabile, di due agenti in affari che prestano attività di mediazione immobiliare e, infine, di un esercizio che effettua rimesse di denaro all’estero.

Verona – Nel primo semestre dell’anno 2023, i finanzieri del Comando provinciale scaligero, hanno incrementato gli interventi volti a verificare il corretto adempimento delle disposizioni antiriciclaggio da parte dei soggetti tenuti agli obblighi di collaborazione attiva ai sensi della specifica normativa di cui al d.Lgs. 231 del 2007, tra cui professionisti giuridico – contabili e “money transfer”. Nel contesto di riferimento, militari specializzati appartenenti al Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Verona, hanno effettuato 4 interventi ispettivi antiriciclaggio nei confronti rispettivamente di un professionista giuridico-contabile, di due agenti in affari che prestano attività di mediazione immobiliare e, infine, di un esercizio che effettua rimesse di denaro all’estero (c.d. “money transfer”).

Nell’ambito delle attività ispettive sono emersi numerosi inadempimenti alle prescrizioni antiriciclaggio. In particolare, i controlli eseguiti nei confronti del commercialista hanno permesso di contestare la violazione degli obblighi di adeguata verifica della clientela e di valutazione del rischio in merito al profilo del cliente riscontrando irregolarità riguardanti il 95% dei fascicoli antiriciclaggio. Nel caso specifico, è stata constatata, inoltre, l’inadeguata verifica dell’origine dei fondi impiegati nelle operazioni di carattere patrimoniale in relazione all’obbligo di controllo della clientela, attività essenziale per prevenire i fenomeni di riciclaggio che spesso hanno ad oggetto l’acquisizione di quote all’interno di compagini societarie.

Il professionista controllato, infine, ha omesso di conservare la totalità della documentazione antiriciclaggio relativa a circa 250 rapporti professionali, per la maggior parte tuttora in essere. La disapplicazione, da parte dei soggetti obbligati, degli adempimenti richiesti incide di fatto sulla trasparenza delle operazioni e rende più difficoltoso per gli organi di controllo risalire al beneficiario effettivo delle operazioni poste in essere, così minando l’efficacia dell’impianto di prevenzione dei rischi di infiltrazione della criminalità nell’economia sana.

Nonostante il concreto e crescente sforzo di formazione e sensibilizzazione da parte degli intermediari finanziari e degli ordini professionali, residuano ancora spazi per una efficace attività di collaborazione ai fini antiriciclaggio da parte dei “soggetti obbligati” che rafforzerebbe sicuramente la prevenzione del fenomeno.

I controlli antiriciclaggio eseguiti dalle Fiamme Gialle scaligere nei confronti degli agenti in affari operanti nel ramo della mediazione immobiliare hanno permesso di far emergere, in relazione pressoché alla totalità delle compravendite esaminate, reiterate violazioni degli obblighi di adeguata verifica della clientela e di conservazione della documentazione, soprattutto in riferimento a quelle effettuate da acquirenti esteri.

I Finanzieri, inoltre, nell’esame della posizione del “money transfer”, hanno analizzato più di 40.000 operazioni di trasferimento di denaro relative ad un triennio, per un ammontare complessivo trasferito all’estero di oltre 8 milioni di euro contestando complessivamente 274 omesse segnalazioni di operazioni sospette relative a operazioni di trasferimento di denaro connotate da chiari indici di anomalia tra le quali quelle recanti quale formale beneficiario il medesimo disponente o quelle con importo superiore alla soglia prevista di mille euro, realizzate mediante l’utilizzo di circuiti di pagamento differenziati al fine di eludere la norma (cosiddette operazioni frazionate “smurfing”). Nei confronti del titolare dell’esercizio sono scattate sanzioni pecuniarie per un importo di oltre 800 mila euro.

L’attività della Guardia di Finanza nello specifico settore, volta prioritariamente a prevenire il riciclaggio di denaro provento di attività illecite e il finanziamento al terrorismo, tende anche a sensibilizzare le varie categorie dei soggetti obbligati dalla normativa antiriciclaggio alla collaborazione attiva in ordine all’importanza di tali adempimenti, le cui violazioni – peraltro – comportano pesanti sanzioni.

La consapevolezza che i rischi di infiltrazione della criminalità, anche organizzata, aumentano nei contesti connotati da gravi inadempimenti, accresce l’importanza del ruolo di tali figure previste dalla normativa antiriciclaggio e destinatarie di specifiche funzioni e obblighi.

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