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Camion trasporta 500mila euro di droga nascosta con astuzia

In seguito a un controllo, il conducente di un camion si è mostrato nervoso e agitato. La successiva perquisizione ha permesso di rinvenire 47 kg di sostanza stupefacente occultata nei longheroni del mezzo.

Palermo – I finanzieri del Comando Provinciale del capoluogo siciliano hanno sequestrato 47 kg di sostanza stupefacente del tipo hashish, occultata in un camion sottoposto a controllo. In particolare nell’ambito dei servizi di controllo economico del territorio effettuati lungo le rotabili che conducono al capoluogo, una pattuglia del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Palermo sottoponeva a controllo un autocarro e procedeva all’identificazione del conducente, il quale, nel corso delle operazioni, si mostrava da subito particolarmente agitato e insofferente.

Pertanto, i militari operanti effettuavano una più approfondita attività di ispezione del mezzo, rinvenendo occultati nei longheroni dell’autocarro, grazie al fiuto del cane antidroga Anouk del Gruppo Pronto Impiego di Palermo, 45 involucri del peso di 1 kg l’uno, avvolti da nastro d’imballaggio e riportanti la scritta “LIMONE 2021” nonché altri 5 involucri, di differenti dimensioni, del peso complessivo di 2 kg, per un totale di 47 kg di sostanza stupefacente del tipo hashish.

La droga contenuta nei longheroni del camion.

Lo stupefacente, qualora immesso sul mercato, avrebbe fruttato al dettaglio ricavi per circa 500.000 euro. Il corriere di nazionalità italiana è stato condotto presso la casa circondariale “A. Lorusso – Pagliarelli” di Palermo, a disposizione della locale procura della Repubblica, che lo scorso 25 maggio ha convalidato la misura cautelare disponendo gli arresti domiciliari.

Continua senza sosta l’attività della Guardia di Finanza a contrasto dei traffici illeciti, per la tutela della sicurezza economico – finanziaria dei cittadini, mantenendo costantemente alta la guardia rispetto al fenomeno del traffico di stupefacenti, primaria fonte di finanziamento della locale criminalità organizzata.

Si evidenzia che i provvedimenti in parola sono stati emessi sulla scorta degli elementi probatori acquisiti in fase di indagine preliminare, pertanto, in attesa di giudizio definitivo, sussiste la presunzione di innocenza.

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