Arrestati, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, due uomini gravemente indiziati dei reati di rapina aggravata e porto abusivo di armi in concorso tra loro.
Genova – Nel pomeriggio di ieri, su delega della procura della Repubblica della città ligure, la Polizia di Stato ha arrestato, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, Manis Rocco e Guidi Jonny gravemente indiziati dei reati di rapina aggravata e porto abusivo di armi in concorso tra loro. Il provvedimento restrittivo compendia l’attività investigativa coordinata dalla procura della Repubblica ed avviata dagli investigatori della Squadra Mobile in seguito alla commissione di una rapina consumata ai danni della macelleria Dalf, nel quartiere Certosa, nelle prime ore del mattino dello scorso 8 aprile.
Secondo l’ipotesi di accusa, che dovrà trovare conferma nei successivi gradi di giudizio, in quell’occasione, i due soggetti indagati, con volto travisato, si erano introdotti nell’esercizio commerciale e, minacciando i dipendenti con una pistola, avevano sottratto alcune migliaia di euro custodite in cassaforte. I due uomini, inoltre, inseguiti durante la fuga da uno degli addetti al banco della macelleria, avevano esploso 6 colpi di pistola colpendo fortunatamente solo alcuni cartelli stradali.
Le indagini, corroborate dall’analisi dei sistemi di videosorveglianza della zona e dalle testimonianze delle vittime, nelle ore immediatamente successive al delitto, hanno condotto all’individuazione di un potenziale sospetto, Manis, che aveva in passato lavorato nel settore della rivendita di carni.La perquisizione domiciliare, effettuata la stessa sera del fatto da operatori della Squadra Mobile, aveva consentito di rivenire alcuni degli indumenti utilizzati per compiere il reato, un fucile calibro 12, un fucile di precisione, entrambi con matricola abrasa, un silenziatore artigianale, numerosi proiettili, alcuni del medesimo tipo di quelli utilizzati per la rapina, e parte dei contanti trafugati. Per tale motivo, l’uomo è stato arrestato in flagranza del reato di detenzione illegale di armi clandestine.
I successivi accertamenti effettuati dagli uomini della Mobile e finalizzati all’individuazione del complice hanno poi consentito di acquisire gravi indizi a carico di Guidi, pregiudicato per reati specifici. Sulla scorta del quadro indiziario così raccolto, e fermo restando il generale principio di non colpevolezza fino a sentenza passata in giudicato, il Gip presso il tribunale di Genova, su richiesta della procura della Repubblica, ha applicato la misura cautelare della custodia in carcere per i 2 indagati.
La perquisizione delegata dal Pubblico Ministero che ha coordinato le indagini, eseguita in occasione dell’esecuzione del provvedimento restrittivo, ha inoltre consentito di rivenire e sequestrare le due pistole semiautomatiche, con caricatore rifornito e matricole abrase, presumibilmente utilizzate durante il “colpo”.
L’ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata quindi notificata anche a Manis presso il Carcere di Marassi.