Sembra “Machete“, invece è accaduto nel Lodigiano: tre 15enni si sono incontrati per comprare una sigaretta elettronica, ma la contrattazione è degenerata in alterco e poi a un doppio accoltellamento di minori con tentato omicidio.
Lodi – Nella giornata del 29 marzo personale di questa Squadra Mobile ha tratto in arresto un minore di 15 anni, residente in questa provincia poiché ritenuto responsabile del tentato omicidio di altro coetaneo, del ferimento di un altro giovane, fatti commessi con l’utilizzo di una arma da punta e da taglio, fatti commessi a Lodi nella mattinata.
Verso le ore 09:20 infatti personale del Reparto Prevenzione Crimine “Lombardia” di Milano e della Squadra Volante della Questura di Lodi, in servizio straordinario di controllo del territorio, intervenivano presso un locale sito nei pressi della stazione ferroviaria di Lodi, dove veniva segnalata la presenza di un giovane, ferito da alcune coltellate che gli erano state inflitte da un coetaneo per futili motivi.
Il ragazzo veniva soccorso e poi trasportato in codice rosso presso il locale nosocomio, tuttavia nell’immediatezza riusciva comunque a fornire scarni elementi circa il suo aggressore fuggito su un bus di linea in direzione di Sant’Angelo Lodigiano, fornendo il nome e la descrizione fisica.
Il personale di questa Squadra Mobile, acquisite le prime informazioni riusciva a risalire all’identità del soggetto, dirigendosi in Sant’Angelo Lodigiano dove a seguito degli accertamenti svolti presso i recapiti emersi veniva rintracciato presso il suo attuale domicilio.
Il minore risultava essere senza alcun dubbio il responsabile dei fatti, poiché in primo luogo la vittima aveva fornito la sua identità. I due si erano infatti conosciuti sui social, dove avevano contratto la compravendita di un quantitativo di sigarette elettroniche, risultato essere il motivo scatenante degli eventi, perché alcuni passanti avevano notato l’alterco in corso tra i giovani ed avevano notato uno di questi in possesso di un coltello, fornendone la descrizione fisica risultata essere corrispondente a quella del minore fermato da quest’ufficio, riferendo che lo stesso era fuggito salendo su un bus diretto a Sant’Angelo Lodigiano.
I poliziotti della Squadra Mobile di Lodi quindi rintracciavano il giovane proprio all’arrivo del medesimo presso la sua abitazione, avendo assoluta conferma degli elementi di indagine acquisiti, fermandolo e bloccandolo.
Il minore peraltro, accompagnato in questura, ammetteva di aver effettivamente avuto un alterco e di aver estratto ed utilizzato una arma da punta e da taglio, un coltello di lunghezza di circa 10 cm, litigio nato per futili motivi legati ad una compravendita di 20 sigarette elettroniche cedute e non pagate, sigarette peraltro vietate ai minori di 18 anni.
Contestualmente presso il locale nosocomio accertava che la vittima pur non versando in pericolo di vita era stato attinta da cinque coltellate, due alle spalle, due al petto ed una alla mano sinistra, delle quali almeno due risultava essere potenzialmente lesive per gli organi vitali. Si accertava altresì che anche altro giovane minorenne era stato attinto in modo superficiale all’avambraccio sinistro nel medesimo contesto e sempre ad opera dello stesso soggetto.
A carico del responsabile dei fatti è stato operato altresì il sequestro del telefono cellulare, dello zaino e del giubbotto indossati al momento dei fatti, poiché da un primo esame tecnico effettuato presso il locale Gabinetto di Polizia Scientifica sono state rilevate alcune tracce ematiche, verosimilmente appartenenti alle vittime.
In considerazione di quanto sopra si procedeva all’arresto del minore per tentato omicidio, lesioni personali aggravate, porto abusivo di armi da punta o da taglio, informando di quanto accaduto la Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Milano che, recependo l’esito dell’attività svolta da questa Squadra Mobile disponeva di associare lo stesso presso l’Istituto Penale per i Minorenni “C.Beccaria” di Milano.
Sono comunque in corso ulteriori indagini al fine di individuare ulteriori elementi probatori rispetto al già grave quadro indiziario a carico del minore nonché per accertare responsabilità di altri soggetti implicati nella vicenda.