In occasione della ricorrenza della 28^ Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti di mafia, si è tenuto presso l’Auditorium dell’Accademia della Guardia di Finanza un approfondimento sulla ’Ndrangheta.
Bergamo – L’incontro, che ha visto la partecipazione del procuratore di Catanzaro, Nicola Gratteri, si pone in totale continuità con quello organizzato lo scorso 10 marzo insieme all’Università di Bergamo con la presenza dei procuratori di Palermo (Maurizio De Lucia) e di Brescia (Francesco Prete).
L’evento si colloca all’interno di un progetto di più ampio respiro orientato a veicolare, con sempre maggiore energia, la cultura della legalità, in particolare nelle giovani generazioni. Le organizzazioni criminali, infatti, si affermano al nord talvolta in maniera silente, subdola, prestando attenzione all’esigenza di non palesarsi, ma infiltrandosi, nel contempo, nei settori nevralgici dell’economia, che rappresentano una straordinaria opportunità di riciclaggio di capitali illeciti e di occultamento delle ricchezze accumulate attraverso una concorrenza sleale, quando non con l’evidente sopruso.
In tal senso, l’occasione è stata preziosa per contribuire a creare maggiore consapevolezza dell’espansione del fenomeno mafioso anche fuori dai contesti territoriali tradizionali. Passaggio, questo, imprescindibile per diffondere una conoscenza ragionata del fenomeno e per apprezzare le modalità attraverso le quali lo stesso viene contrastato, non solo con l’impiego delle migliori risorse dello Stato, ma anche mediante il ruolo fondamentale che assumono in tale contesto il fattore culturale e l’impegno civico. Dopo gli indirizzi di saluto del Comandante dell’Accademia, Gen. D. Paolo Kalenda, e del Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Bergamo, Prof. Sergio Cavalieri, ha aperto l’incontro il Comandante Regionale della Guardia di Finanza della Calabria, Gen. D. Guido Mario Geremia, che ha illustrato le azioni di contrasto poste in essere dal Corpo in detto delicato contesto geografico.
A seguire, è intervenuto il citato Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Catanzaro, il quale si è soffermato sulle modalità con le quali le organizzazioni criminali operano e sulla tipologia dei traffici illeciti realizzati, evidenziandone la caratura transnazionale e la capacità di influenzare profondamente la società civile. Significativo è stato l’impatto sulla platea, composta dalle massime autorità locali, dagli allievi dell’Accademia e da studenti dell’Università di Bergamo.