Ponte sullo Stretto: Meloni ci riprova, ma il progetto è da rifare

Uno spettro si agita per l’Italia, quello del ponte sullo Stretto, ormai alla sua quarta resurrezione. Ma il progetto attuale rischia di bloccare il traffico navale, con danni economici mostruosi.

Messina – Il ponte sullo Stretto è stato promesso da 15 Governi diversi, con 4 progetti approvati e – indovinate un po’ – nessun ponte. Il Governo ha affermato che il nuovo progetto sarà pronto per luglio. I siciliani, a dire il vero non tutti, lo vogliono da parecchio tempo, ma il vecchio progetto rischiava di interdire il passaggio a mercantili, navi da crociera e militari: un disastro! E c’è anche il rischio delle conseguenze ecologiche. E non è finita qui.

Il ponte sullo Stretto è la prova di ciò che Nietzsche chiamava “l’eterno ritorno”.

Che il ponte sia una necessità, lo pensano in tanti. Alcuni osservano che il vantaggio in tempo e tonnellaggio ottenuto costruendolo non sarebbe economicamente vantaggioso, ma bisognerebbe replicare che non è semplicemente giusto che i siciliani debbano spendere cifre folli per uscire dalla loro isola, e siano isolati dal traffico internazionale.

Tuttavia, c’è una buona ragione se, nonostante il suo elevato valore propagandistico, nessun governo è mai riuscito a realizzarlo. Si tratta di un progetto costosissimo – oltre 24 miliardi, per un termine di paragone la TAV ne costa 7 – e con sfide ingegneristiche non da poco. Si tratta di una zona sismica, di un piccolo ecosistema, ma anche – soprattutto – di una zona con un enorme traffico navale.

Il problema dei mercantili

Lo stretto di Messina è piccolo, ma ci passano comunque un sacco di navi. Mercantili, navi da crociera, navi militari: tutte imbarcazioni che dovrebbero circumnavigare lo stretto nel caso il progetto venisse realizzato senza tenere conto di queste necessità.

Il progetto precedente prevedeva un’altezza di 65 metri. Tutto bene, no? Le navi mercantili raramente superano i 40 metri. Tuttavia c’è un problema: spesso l’altezza delle merci accatastate supera quella della nave. Guardare per credere:

Dunque, il progetto attuale rischia di diventare un enorme ostacolo al traffico internazionale, facendo perdere ogni importanza strategica ai porti circostanti, come quelli di Gioia Tauro. Una necessità di cui si dovrà tenere conto: il progetto andrà rifatto? E quanto inciderà sui tempi di stesura di questa nuova impresa?

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