Erano due distinti gruppi criminali composti da persone di Catania gli autori dei 19 furti di automobili effettuati nel lasso di tempo di 3 mesi in tutta la Sicilia nordorientale.
Enna – Nelle prime ore di oggi, 28 febbraio 2023, la Polizia di Stato di Enna, nell’ambito dell’operazione denominata “FORA”, ha eseguito 10 misure cautelari a carico di altrettanti soggetti di Catania, indagati per la commissione in concorso tra loro di reiterati delitti di furto di autovetture avvenuti nelle province di Enna, Caltanissetta, Messina, Catania, Siracusa tra i mesi di febbraio ed aprile del 2022: nove soggetti sono stati sottoposti all’obbligo di dimora presso il capoluogo etneo, mentre ad uno è stato imposto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
L’indagine della Squadra Mobile della Questura di Enna ha avuto inizio la metà del mese di febbraio dello scorso anno quando in provincia si era manifestata una ripresa dell’odioso fenomeno dei furti di autovetture, a dire il vero sopito da qualche tempo. L’attività investigativa consentiva agli uomini della Sezione Reati contro il Patrimonio della Squadra Mobile di rilevare l’esistenza di due distinti gruppi criminali che agivano in trasferta – tutti catanesi, la maggior parte dei quali già denunciati per analogo reato – specializzati in furti di Fiat 500L, Fiat 500X, Fiat Panda, Alfa Romeo Giulietta e JEEP Compass e in grado di realizzare le azioni criminali in modo scientifico e professionale sia in pieno giorno che di notte, riuscendo in pochissimo tempo ad aprire le vetture, metterle in moto e scappare via a bordo del mezzo rubato.
Sono stati 19 i colpi accertati nelle cinque province centro orientali della Sicilia: in un’occasione, gli uomini della Squadra Mobile di Enna hanno anche intercettato, presso il casello autostradale di San Gregorio di Catania, una Jeep rubata a Taormina circa mezz’ora prima, al momento guidata da uno degli indagati. L’auto è stata poi restituita al proprietario.
A fronte del consistente quadro indiziario, il GIP di Enna ha inteso emettere le misure cautelari sopra indicate, riconoscendo la solidità del materiale probatorio raccolto; il significativo numero di delitti commessi all’interno di un ampio arco temporale; il verificarsi delle azioni commesse su vasta scala, avendo gli autori dei reati operato sia all’interno del circondario di Enna sia in tutta la zona Centro Orientale della Sicilia; la cura certosina con la quale avevano compiuto i furti di autovetture; i precedenti specifici della maggior parte degli indagati e la pervicace insistenza nella commissione delle azioni furtive.
L’indagine, per la sua valenza ultraprovinciale, svolta sotto l’attento coordinamento della Procura della Repubblica del tribunale di Enna, si è avvalsa della fattiva e proficua collaborazione offerta dalle varie strutture investigative della Polizia di Stato di gran parte delle questure della Sicilia.