Il segretario nazionale UGL ha posto l’accento ancora una volta sulla disparità di erogazione dei servizi sanitari lungo tutta la penisola italiana.
Roma – “Per ridare forza al nostro SSN non è pensabile avere un’Italia che, a livello di assistenza, viaggi a velocità differenti a seconda della collocazione geografica. Il diritto alla salute, sembra pleonastico ricordarlo, è sancito dall’articolo 32 della Costituzione per tutti cittadini ed in ugual modo” ha dichiarato il Segretario Nazionale della UGL Salute Gianluca Giuliano.
“Eppure, l’Italia risulta spaccata con zone dove la qualità dell’assistenza è differente. Questo emerge dal “Monitoraggio dei LEA attraverso il Nuovo Sistema di Garanzia” da parte del Ministero della Salute ed ha avuto da parte della Fondazione Gimbe una valutazione, legata ai risultati dell’anno 2020, che promuove alcune zone e ne boccia della altre. Su questi dati è stata stilata una sorta di pagella che definisce l’annoso stato di disparità tra Nord, Centro e Sud con Lea non garantiti quindi per tutti” prosegue Giuliano.
“Così abbiamo Regioni definite adempienti, ovvero virtuose, che meritano di accedere alla quota di finanziamento premiale e altre bocciate, quindi inadempienti, e sottoposte ai Piani di rientro, strumento che prevede uno specifico affiancamento da parte del Ministero della Salute che può arrivare sino al commissariamento. Undici sono le Regioni promosse, dieci suddivise tra nord e centro e solo una, la Puglia, nel sud. Questo è il quadro, con un’Italia che, anche nell’assistenza, viaggia a velocità troppo diverse. Colmare questi divari geografici, per restituire una sanità giusta ed univoca sull’intero suolo nazionale, è un compito a cui tutti siamo tenuti a contribuire, ognuno con proposte e voglia di confrontarsi su temi essenziali per il rilancio del SSN” conclude il sindacalista.