Chieti – Una conoscenza che diventa incubo: l’ex vicino di casa è uno stalker

Da un approccio inizialmente cordiale, l’uomo avrebbe intensificato i contatti con la donna che si sono presto trasformati in vere e proprie molestie e minacce anche ai famigliari della povera 34enne. Tradotto in carcere.

Chieti – Nella giornata di ieri, personale della Squadra Anticrimine del Commissariato di P.S. di Lanciano ha dato esecuzione all’Ordinanza di aggravamento e sostituzione della misura cautelare degli arresti domiciliari con quella della custodia in carcere, emessa dal Tribunale di Lanciano su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di un uomo lancianese di anni 54, con precedenti di polizia, resosi responsabile del reato di “stalking” ex art. 612 bis C.P. e di evasione.

La misura dell’aggravamento è scaturita a seguito dell’ennesima denuncia presentata, in questi Uffici, da una giovane donna lancianese di anni 34, che da circa un anno, era vittima di atti persecutori posti in essere dall’uomo, ex vicino di casa e conoscente. Dopo un iniziale approccio cordiale e gentile, quest’ultimo cominciava ad avere un atteggiamento insistente e pressante nei confronti della donna, quasi ossessivo, al punto da convincerla ad allontanarlo.

Da questo momento, l’uomo poneva in essere una serie di condotte moleste consistenti in pedinamenti quotidiani, nei luoghi abitualmente frequentati dalla vittima e con minacce e disturbo a mezzo telefono.

Ai continui rifiuti della giovane, l’uomo, sempre più insistente, si rendeva protagonista di danneggiamento dell’autovettura e minacciava anche altri componenti della famiglia, costringendo la giovane a cambiare le proprie abitudini di vita. In questa circostanza, precisamente nel gennaio 2022 veniva emessa dall’Autorità Giudiziaria una misura cautelare del divieto di avvicinamento alla vittima nei confronti dello stalker.

Nonostante il provvedimento, gli atti persecutori proseguivano con messaggi e continue molestie telefoniche al punto da costringere la vittima a cambiare anche la sua utenza. Dimostrando un evidente sprezzo delle prescrizioni impostegli, l’uomo veniva sottoposto al provvedimento della misura cautelare degli arresti domiciliari nello scorso agosto.

Ciò nonostante, la nuova misura non impediva all’uomo di reiterare le sue condotte illecite, evadendo dagli arresti domiciliari allo scopo di porre in essere ulteriori molestie ai danni della vittima. L’obiettiva gravità delle condotte delittuose ha indotto il Tribunale ad aggravare ulteriormente la misura con la custodia in carcere. L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato associato presso l’istituto penitenziario di Lanciano.

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