Operazione antidroga a Carrara: più di 4 chili sequestrati dalla polizia di Stato e 5 spacciatori stranieri indagati.
Massa-Carrara – A seguito di articolate indagini espletate dagli uffici investigativi del Commissariato di PS, il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Massa-Carrara, su richiesta della Procura della Repubblica, ha emesso 7 misure cautelari. Le predette misure ordinate dall’A.G. consistono ln 5 custodie cautelari ln carcere e 2 divieti di dimora nella Provincia di Massa-Carrara.
L’operazione eseguita questa mattina da personale del Commissariato di Carrara e della Squadra Mobile di Massa, ha visto l’impiego di circa 30 agenti della Polizia di Stato, che hanno effettuato le perquisizioni presso i domicili degli indagati, con successiva sottoposizione dei medesimi alla misura cautelare.
L’indagine trae origine da vari episodi segnalati da privati cittadini nonché da appartenenti alle Istituzioni, inerenti le principali piazze di spaccio di Carrara, in particolare quelle di via Sforza in Avenza, il centro cittadino e di Marina di Carrara.
L’attività partiva dai primi accertamenti relativi a cessioni proseguite poi per mesi; le indagini continuavano mediante acquisizione di tabulati, servizi di osservazione, localizzazioni a mezzo GPS, intercettazioni telefoniche e sequestri di stupefacente a riscontro di quanto emerso dal contenuto delle conversazioni registrate, che hanno consentito di individuare una rete di spacciatori organizzati per singole piazze, capaci di soddisfare una incessante domanda di stupefacente proveniente dalla vasta platea dei consumatori.
Le indagini hanno così condotto all’individuazione di cinque pusher di nazionalità marocchina, nonché di due pusher di nazionalità albanese, grazie al sequestro, in tempi diversi, di oltre 4kg e 300 grammi complessivi di sostanza stupefacente del tipo hashish (3,3 kg) e cocaina (1 kg), corrispondenti a circa 45.000 dosi cedibili al “dettaglio”, con un volume d’affari pari a circa 105.000 euro.
È stato disvelato che uno degli indagati di origine marocchina si è posto come punto di riferimento nel panorama del mercato della droga al dettaglio in determinate e numerose aree geografiche della Provincia di Massa Carrara.
L’attività di intercettazione telefonica, i sequestri a riscontro di quanto emerso dal contenuto delle conversazioni intercettate, unitamente all’utilizzo di apparati di radiolocalizzazione esterni hanno consentito agli investigatori di portare alla luce il modus operandi adottato dagli indagati, che erano soliti concordare l’incontro finalizzato volta per volta alla compravendita dello stupefacente (spesso previa verifica della disponibilità del denaro e della quantità di droga richiesta dall’acquirente) mediante l’utilizzo delle utenze telefoniche mobili agli stessi in uso.
Per tutti gli indagati è stato conclamato un concreto e attuale pericolo di reiterazione di reati di spaccio di stupefacente, desumibile in particolar modo dalla modalità e gravità delle condotte contestate di cessione di sostanze del tipo cocaina e hashish, in ragione dei rilevanti quantitativi destinati a terzi e di cui gli indagati hanno dimostrato di poter disporre, considerando le numerosissime singole cessioni.
Tutti gli indagati nelle sedi opportune potranno articolare ogni argomentazione a propria difesa.