Roma – Tragiche storie di resistenza animale

Maiale coraggioso si lancia sulla superstrada per sfuggire al mattatoio. Inascoltata la sua richiesta di aiuto.

Roma – Un maiale trasportato verso il macello, si lancia giù dal furgone sulla superstrada tra Bonate e Curno. Non voleva andare a morire in un mattatoio, è fuggito perché cosciente di essere in pericolo di vita, ma alcuni quotidiani riportano la notizia parlando di “una fuga per paura delle auto”, ignorando così il grido di aiuto di un maiale spaventato si, ma perché condannato a morte.

Meta Parma commenta l’accaduto con un comunicato:

“Assurdo che nel 2022 si continui ancora ad ignorare la realtà dei mattatoi e la resistenza animale, andando così contro non solo ad ogni etica ma anche contro ogni logica. Gli animali non sono stupidi, e sicuramente non sono stupidi i maiali, che sono tra gli animali più intelligenti e sensibili. Un maiale non solo è più intelligente di un cane, ma è sensibilmente molto vicino a un essere umano, e quello che sta succedendo a questi animali, sfruttati e mandati al mattatoio senza nessuna pietà, è terribile”.

Il maiale si è lanciato in mezzo alle auto in corsa per scappare e salvarsi la vita, alcuni quotidiani hanno dichiarato che si è lanciato giù dal furgone per paura del rumore delle auto, ma basta usare la logica per capire che ciò non è possibile: se avesse avuto paura dei rumori esterni non si sarebbe lanciato in mezzo alle auto. Sapeva di essere in pericolo di vita, gli animali lo capiscono benissimo, ed è fuggito perché non voleva morire. L’animale è saltato fuori dal cassone del camion che lo stava trasportando al mattatoio, si è lanciato oltre alla barra di metallo e si è anche ferito ad a una gamba. Rimessosi subito in piedi nonostante la ferita, ha tentato la fuga tra le auto in corsa, ma è stato inseguito e ripreso da un automobilista che lo ha fermato e riportato sul furgone.

Qualche quotidiano ha scritto “il maiale è stato salvato da un automobilista“, la verità invece è triste ma non si può nascondere: non è stato salvato, la sua fuga verso la salvezza è stata fermata ed è stato condannato a morte. Questa è la triste realtà dei mattatoi, e questa è la resistenza animale che continua ancora a essere ignorata. Gli animali vogliono vivere, non vogliono morire uccisi in un mattatoio, e anche loro hanno diritto a vivere. Il grido di aiuto di questa creatura è stato ignorato, la sua fuga fermata, oramai non sarà più in vita e sarà già stato ucciso. E non si muore bene nei mattatoi, non si muore felici nei mattatoi, è la fine più orrenda che si potrebbe fare. Nessuno vorrebbe morire in un mattatoio, non ignoriamo il grido di aiuto degli animali, non condanniamoli a una fine atroce.

Vorremmo che la vera storia di questo maiale coraggioso e sfortunato venisse raccontata al mondo, e che la sua resistenza non venisse ignorata, per dare una speranza a tutte le altre creature che ogni giorno vivono lo stesso triste destino, creature uccise dall’indifferenza.

Non c’è sofferenza peggiore di quella che viene ignorata.”

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