Taranto – Polacco arrestato per spaccio

Una vera e propria piantagione di marijuana nel centro di Taranto. Cittadino polacco arrestato per spaccio di stupefacenti.

Taranto – L’ insolito via vai di giovani, noti consumatori di sostanze stupefacenti, all’interno di uno stabile del centro città, non è passato inosservato ai colleghi della Squadra Volante. Dopo aver effettuato un controllo ad un soggetto in regime di arresti domiciliari presso un appartamento di quello stabile, gli agenti hanno avvertito nell’androne del palazzo un forte odore, tipico della marijuana.

Dopo aver osservato per diverso tempo numerosi ragazzi entrare ed uscire in tutta fretta, i Carabinieri citofonavano nell’abitazione sotto controllo. Alla vista degli agenti, l’uomo che aveva aperto loro la porta, ha cercato di richiuderla ma è stato prontamente bloccato. A seguito della perquisizione domiciliare, i poliziotti hanno acquisito elementi utili a ritenere che l’uomo, un 46enne di origine polacca, avesse allestito all’interno della camera da letto una vera e propria piantagione di marijuana composta da una tenda – serra con all’interno due piante alte circa 90 cm ciascuna, ventilatori e neon con timer.

Nella camera da letto gli agenti hanno rinvenuto anche materiale vario per il confezionamento delle dosi: un bilancino di precisione, sacchetti in cellophane e due barattoli di vetro colmi della predetta sostanza contenenti rispettivamente 50 e 34 grammi di marijuana, la somma di 225 euro, nonché 9 bustine già confezionate pronte alla vendita per un peso lordo di 13,93 gr. e materiale vario necessario per la produzione e coltivazione delle piante.

I poliziotti hanno sequestrato il materiale, unitamente allo smartphone ed ad un computer nei quali sono state trovate delle chat ove il 46enne si accordava con potenziali clienti per la cessione della sostanza dietro pagamento di un corrispettivo. L’uomo, che ha ammesso da subito le sue responsabilità, trasmessi gli atti all’Autorità Giudiziaria per la convalida, è stato arrestato in flagranza perché presunto responsabile di produzione e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e posto agli arresti domiciliari.

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