Scattano le misure cautelari per 33 ultras appartenenti agli “sconvolts”, storica tifoseria cagliaritana. Tra i reati ipotizzati spaccio di droga e aggressione aggravata.
Cagliari – I poliziotti della Digos e della Direzione centrale della Polizia di prevenzione hanno eseguito 33 misure cautelari ad appartenenti al gruppo ultrà degli “Sconvolts 1987” della squadra di calcio del Cagliari.
I provvedimenti dispongono la custodia cautelare in carcere per 5 appartenenti al gruppo, per altri 13 gli arresti domiciliari, 11 di loro sono destinatari di obbligo di dimora, mentre 4 sono sottoposti all’obbligo di firma.
I crimini contestati sono: reati contro l’ordine pubblico, la persona e il patrimonio, commessi in occasione di manifestazioni sportive e spaccio di droga.
Le indagini sono iniziate nel 2019 a seguito di decine di episodi di violenza concomitanti con l’inizio del campionato di Serie A 2018/2019 e continuati fino alla primavera di quest’anno.
Attraverso un’intensa attività di appostamenti, osservazione, la visualizzazione di ore ed ore di filmati, nonché numerose intercettazioni telefoniche, hanno portato alla luce i responsabili delle violenze, facenti parte, soprattutto, di uno zoccolo duro del gruppo chiamato “i frari”.
Gli investigatori hanno scoperto un vero e proprio sistema organizzato per compiere agguati ed aggressioni violente nei confronti di ogni tifoseria che supportasse la squadra che di volta in volta competeva con la compagine casalinga. Tutto ciò senza disdegnare lo scontro con le Forze di polizia.
Inoltre, gli indagati sono coinvolti anche in una fiorente attività di coltivazione e spaccio di sostanze stupefacenti, per lo più marijuana, destinata anche a finanziare le attività del gruppo e a sopportare i costi delle trasferte.