Malaga – Catturato pericoloso latitante

La collaborazione internazionale tra forze di polizia è stata determinante nell’individuare l’ultimo nascondiglio dell’uomo che viveva con la sua donna in una casa di periferia. Quando stava per rientrare nel suo appartamento sono scattate le manette. Vincenzo Amato non ha opposto resistenza.

Malaga – Era sfuggito all’arresto durante un’operazione del 2016 e ora è stato catturato in Spagna dove pensava di farla franca. L’arrestato, Vincenzo Amato,45 anni, è inserito nell’elenco dei 100 latitanti di maggiore pericolosità e deve scontare una condanna definitiva a 19 anni e 5 mesi per associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti.

Il latitante ripreso dalle microspie video installate in casa

La cattura è giunta al termine di una complessa indagine, svolta dalla Direzione centrale anticrimine del Dipartimento della pubblica sicurezza, nell’ambito dell’impegno profuso per la ricerca e cattura dei latitanti, mediante l’impiego di investigatori del Servizio centrale operativo e della squadra Mobile di Lecce, oltre che del Servizio per la cooperazione internazionale di Polizia, in collaborazione con l’UDYCO Central della Polizia spagnola.

Il criminale inizialmente si era rifugiato in Grecia e successivamente si era spostato nella penisola iberica, in Andalusia. L’attività svolta dagli uomini della Polizia di Stato ha permesso, giorno dopo giorno, di restringere l’area di ricerca nella provincia di Malaga dove è stata individuata, nel comune di Benalmadena, l’abitazione di una donna con cui il pregiudicato ha una relazione sentimentale.

Tramite l’Unità FAST Italia (Fugitive active search team) del Servizio di cooperazione internazionale di Polizia è stata così avviata, nei primi mesi dell’anno, la collaborazione con il collaterale FAST Team spagnolo unità specializzata nella cattura dei latitanti, che nell’ultimo mese, in stretto contatto con la Polizia italiana, ha svolto appostamenti presso l’abitazione individuata a Benalmadena, sino all’epilogo del 13 giugno scorso, quando il ricercato è stato fermato mentre rientrava a casa.

Il pericoloso malvivente è inoltre destinatario di una misura cautelare in carcere a seguito di un’indagini eseguita lo scorso mese di maggio della squadra Mobile di Milano, in cui sono coinvolte altri 30 indagati, per traffico internazionale di cocaina.

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