Nel quartiere Corvetto, dove abitava la vittima, un centinaio di manifestanti hanno acceso fuochi e lanciato petardi contro le forze dell’ordine.
Milano – Seconda notte di proteste e disordini nel quartiere Corvetto di Milano, dove oltre un centinaio di giovani è sceso in strada contro le forze dell’ordine per la morte di Ramy Elgaml, 19enne deceduto in un incidente stradale al termine di un inseguimento con i carabinieri. Durante le manifestazioni sono stati accesi roghi e lanciati petardi e bottiglie contro gli agenti, che hanno risposto con lacrimogeni e cariche di alleggerimento. Un giovane di 21 anni è stato arrestato.
L’incidente che ha scatenato le proteste è avvenuto quando il 22enne che era in scooter con Elgaml non si è fermato a un posto di blocco, dando il via a un inseguimento terminato con lo schianto mortale. Già nel pomeriggio di lunedì, presso l’incrocio tra via Ripamonti e via Quaranta, luogo dell’incidente, si era svolta una manifestazione spontanea.
Al Corvetto, invece, dove risiedeva la vittima, alcuni abitanti hanno acceso roghi bruciando legno e masserizie tra via dei Cinquecento e via Panigarola, lanciando anche petardi. Secondo la questura, intorno alle 22:30 circa 70 manifestanti, poi saliti a un centinaio, hanno protestato in via dei Cinquecento, insultando le forze dell’ordine e lanciando bottiglie e petardi. Già nel pomeriggio si erano verificati episodi simili, con estintori svuotati e altri oggetti scagliati contro gli agenti.
I manifestanti, molti dei quali giovani di seconda generazione, hanno esposto striscioni con scritte come “Verità per Ramy” e “Non condannate un innocente”. La situazione è degenerata in via Omero, dove la tensione è aumentata ulteriormente: le forze dell’ordine hanno utilizzato lacrimogeni per disperdere i presenti, che avevano appiccato nuovi roghi lungo la strada. Tra i danni registrati, il vandalismo di una pensilina dell’Atm e di un autobus della linea 93 fermo in viale Omero.