Maxi-operazione dei carabinieri in collaborazione con la polizia spagnola e quella greca: arrestati 12 falsari, già prodotti 10mila tagli contraffatti.
Roma – Stampavano banconote da 100 euro false ma perfettamente contraffatte, prima in una stamperia a Napoli poi traferita a Rieti, quindi tramite corrieri spacciavano i tagli fasulli in tutta Europa. Una maxi-operazione dei carabinieri condotta a livello internazionale ha posto la parola fine al traffico messo in piedi da una banda composta da cittadini pakistani.
I militari della 1^ Sezione Operativa Roma del Comando Carabinieri Antifalsificazione Monetaria, supportati dai Comandi Provinciali di Roma, Napoli, Brescia e Rieti, dall’8° Reggimento Lazio e, per l’estensione internazionale da Europol, a conclusione di un’articolata attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 12 persone di nazionalità pakistana, tutti gravemente indiziati, a vario titolo, di associazione per delinquere transnazionale finalizzata alla falsificazione e distribuzione in Italia e all’estero di banconote false da € 100,00.
L’operazione è stata eseguita nell’ambito di una joint action day coordinata da Europol, pianificata in collaborazione con la Brigada de Investigacion del Banco di Espana (B.I.B.E), con i Mossos di Esquadra di Barcellona e la polizia greca, per l’arresto di tre soggetti pakistani colpiti da relativi mandati di arresto europei, localizzati a Barcellona e Atene. Nel medesimo contesto, a conclusione delle indagini parallelamente sviluppate nel corso della cooperazione internazionale di polizia attivata dai Carabinieri, la B.I.B.E. e i Mossos di Esquadra hanno proceduto anche all’arresto di altri sei pakistani (due dei quali contestualmente colpiti anche dai predetti MAE), organici alla cellula di Barcellona, organica alla medesima organizzazione criminale, dedita allo smercio locale delle banconote false prodotte dai connazionali operanti in Italia, per la quale è stata già promossa ad Eurojust una specifica attività di cooperazione giudiziaria verso le Autorità spagnole.
Le indagini, avviate nel mese di novembre 2022 a seguito di reiterati episodi di smercio presso centri commerciali della capitale, accertati dai comandi dell’Arma Territoriale, hanno consentito l’individuazione di un gruppo di soggetti pakistani autori di decine di acquisti di beni di modesto valore, pagati con banconote false da 100 euro, inserite direttamente nella casse automatiche, riuscendo a capitalizzare cospicue somme di denaro autentico ricevuto in resto.
Gli accertamenti tecnici svolti dalla Banca Centrale Europea, dal National Analysis Centre della Banca d’Italia e dalla Sezione di Grafica del Reparto Investigazioni Scientifiche Carabinieri di Roma, avevano consentito di rilevare che la particolarissima contraffazione originava da un’innovativa tecnica di produzione “artigianale”, perfezionata proprio per il superamento dei più avanzati dispositivi di controllo elettronico utilizzati dai gestori del contante. Le innovative caratterizzazioni tecniche avevano recentemente indotto la BCE a dichiarare che la specifica classe di contraffazione è attualmente ritenuta la più insidiosa insistente nella zona euro.
Le investigazioni hanno consentito di delineare la complessa organizzazione criminale strutturata su tre “cellule” operative: la prima, dedita alla produzione, realizzata in una stamperia clandestina allestita all’interno di un appartamento localizzato nel centro di Napoli e recentemente trasferita a Rieti; la seconda, a Roma e Rieti, costituita da distributori/smerciatori che operavano in Italia (Bologna, Brescia, Cremona, Cosenza, Firenze, Foggia, Lecce, Milano, Novara, Pistoia, Reggio Emilia, Verona, Vicenza, ) e all’estero (Parigi, Nizza, Marsiglia, Atene e Madrid); la terza, attivata a Barcellona, a partire dallo scorso mese di settembre, da soggetti pakistani precedentemente operanti ad Atene, trasferitisi proprio allo scopo di permeare nuovi mercati europei.
Il coinvolgimento operativo dell’Ufficio Antifrode dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha consentito il censimento e il successivo monitoraggio di spedizioni di materiali tecnici acquistati dall’organizzazione direttamente da ditte specializzate cinesi, funzionali al complesso ciclo produttivo che iniziava con la produzione della carta.
Nel corso delle indagini sono state ricostruite oltre 50 attività di smercio perfezionate in Italia e sono stati già sottoposti ad arresto in flagranza 4 corrieri, controllati presso l’aeroporto di Roma Fiumicino (in procinto di imbarcarsi su voli diretti ad Atene e Marsiglia) ovvero presso gli aeroporti di Atene e Barcellona (contestualmente all’arrivo di voli provenienti da Napoli Capodichino e Roma Fiumicino).
In tale contesto sono state sequestrate complessivamente circa 500 banconote false, per un valore complessivo di 50mila euro, tutte appartenenti all’insidiosissima classe di contraffazione. Attualmente risulta che l’organizzazione ha prodotto circa 10mila banconote false per un valore nominale di circa un milione di euro, diffuse principalmente in Italia (n. 4.208), Grecia (n. 3068), Spagna (n. 545) e Francia (n. 200).