Roma – Le “scarpe bagnate” tradiscono “piazzisti” di clandestini pericolosi

Da un’intercettazione che ha rilevato un importante particolare, l’operazione ha preso il nome Wet Shoes. La rete criminale gestiva il traffico di clandestini, tra cui potenziali terroristi, in tutta Europa.

Roma – I poliziotti della Digos di Macerata, Roma e della Direzione centrale della Polizia di prevenzione, hanno arrestato 3 persone per associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina con l’aggravante della transnazionalità.

Gli agenti sono riusciti a ricostruire una fitta rete criminale in grado di gestire l’approdo clandestino sulle coste siciliane di stranieri, soprattutto nordafricani, e di fornirgli il supporto logistico e le coperture per ottenere la documentazione necessaria a favorire il loro trasferimento nei Paesi in area Schengen.

Le indagini hanno permesso di riscontrare come, tra gli stranieri intenzionati a raggiungere lo spazio europeo, ci fossero anche persone collegate ai combattenti della Jihad. L’operazione si è sviluppata a seguito delle indagini della Digos di Roma, compiute nel 2016, all’alba dell’attentato terroristico compiuto a Berlino dal terrorista Anis Amri e che sfociarono in 5 arresti per reati collegati al terrorismo internazionale.

L’operazione è stata chiamata “Wet shoes” per una conversazione intercettata dagli investigatori nel corso di uno sbarco di clandestini avvenuto a Mazara del Vallo, Trapani, in cui uno degli arrestati dichiarava di aver paura di essere controllato dalla Polizia con a bordo stranieri che avevano ancora le “scarpe bagnate”.

Senza sosta le perquisizioni dei poliziotti.

Oltre agli arresti sono state eseguite 44 perquisizioni nei confronti di 18 indagati per vari reati e di altre 26 persone, risultate collegate all’organizzazione criminale e residenti nelle province di Ancona, Fermo, Ferrara, Catanzaro, Modena, Macerata, Siracusa e Verona.

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