La replica di Budapest a elezione Salis: “Il tribunale deve chiedere revoca immunità”

L’Ungheria dopo la candidatura dell’attivista eletta a Bruxelles con Avs: “Se non concessa, il processo proseguirà dal termine del mandato”.

Budapest – L’autorità ungherese competente dovrebbe chiedere al Parlamento europeo la revoca dell’immunità” per Ilaria Salis. Lo ha detto il capo di gabinetto del Governo ungherese Gergely Gulyás parlando in conferenza stampa dell’elezione all’Eurocamera di Salis. Se la maggioranza del Parlamento europeo voterà per la revoca, “il procedimento penale potrà continuare durante il mandato dell’eurodeputata. In caso contrario potrà proseguire al termine del mandato”.

Gergely Gulya’s, il capo di gabinetto del premier ungherese, Viktor Orban, spiega che l’immunità “si compone di due parti: immunità, inviolabilità. Inviolabilità significa che il procedimento può continuare quando e se la persona non gode dell’immunità o l’ha revocata. Quindi l’autorità ungherese competente dovrebbe chiedere al Parlamento europeo la revoca dell’immunità, e se un’ampia maggioranza del Parlamento europeo non ritiene accettabili gli abusi fisici e non vuole lasciare impuniti questo tipo di grave crimine, allora farà revocare l’immunità e il procedimento penale potrà proseguire durante il mandato dell’eurodeputato. In caso contrario, potrà continuare allo scadere del mandato”.

L’esecutivo ungherese si è poi scagliato contro il nostro Paese, colpevole – secondo il governo guidato da Orban – di aver permesso a una “criminale” di essere eletta a Bruxelles: “È un’immagine poco positiva della democrazia italiana e di una parte della volontà degli elettori che ha voluto mandare al Parlamento europeo una criminale“.

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