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Camorra, arrestato a Napoli dai carabinieri il reggente del clan Licciardi

Luigi Carella, detto “Giggino ‘a gallina”, secondo gli inquirenti avrebbe assunto dal 2017 il ruolo di direzione degli affari illeciti dell’organizzazione.

Napoli – I carabinieri hanno assicurato alla giustizia Luigi Carella, 51 anni, soprannominato “Giggino ‘a gallina”, ritenuto dalla Dda un luogotenente del clan di camorra Licciardi e l’uomo di fiducia di Maria Licciardi. I reati ipotizzati nei suoi confronti sono associazione di tipo mafioso ed estorsione aggravata in quanto commessa per agevolare il clan, componente di rango della federazione mafiosa chiamata Alleanza di Secondigliano.

Due orologi di lusso Rolex e altri oggetti preziosi sono stati sequestrati dai militari nel corso della perquisizione disposta a casa di Carella. La moglie 50enne di Carella è stata a sua volta denunciata per aver installato un sistema di videosorveglianza puntato sul rione Berlingieri, utilizzato per tenere sotto controllo il territorio.

Arrestato in strada il ras del rione Berlingieri

L’estorsione aggravata che viene contestata all’indagato risale all’anno 2021: secondo quanto emerso dalle indagini Carella, su mandato diretto di Maria Licciardi, (arrestata dal Ros il 7 agosto 2021 nell’aeroporto di Ciampino, mentre si stava recando all’estero) avrebbe costretto il proprietario di un garage di Secondigliano a pagare il pizzo: il clan della Vinella Grassi aveva imposto una tangente da 15mila euro al titolare dell’esercizio commerciale poi ridotti a 3mila grazie alla mediazione di Carella, e quindi della famiglia Licciardi, che mirava all’acquisizione delle quote societarie del garage.

A Carella viene anche contestato di avere assunto, a partire dal 2017, il ruolo di direzione degli affari illeciti per conto del clan (direttamente dai fratelli Licciardi, sebbene detenuti) grazie al quale avrebbe gestito le piazze di spaccio, le estorsioni e anche la riscossione delle quote mensili concordate con pusher, ladri e truffatori.

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