Sangue sul lavoro: tre operai morti in 24 ore tra Bergamo, Foggia e Catania

Ieri Nicola Marino ad Apricena, oggi un 59enne a Zogno e un 65enne ad Adrano. La sicurezza resta un’opzione.

Foggia – Ancora sangue nel mondo del lavoro italiano, con tre vittime di morti bianche in altrettanti incidenti, da Nord a Sud: Nicola Marino, 59 anni, ad Apricena (Foggia), un operaio di 59 anni a Zogno (Bergamo) e un edile di 65 anni in un cantiere sulla strada Adrano-Bronte (Catania). Tragedie che aggiungono altri nomi al tragico bilancio delle morti sul lavoro, che continua a crescere come un “bollettino di guerra”. Le indagini, condotte da Carabinieri, ATS e Vigili del Fuoco, puntano a chiarire le dinamiche e a verificare il rispetto delle norme di sicurezza, in un contesto che evidenzia l’urgenza di interventi concreti per la prevenzione.

Nicola Marino, 59 anni, è morto nel pomeriggio di ieri ad Apricena, in provincia di Foggia, dopo essere caduto da un ponteggio alto circa sette metri all’interno di un’azienda di lavorazione del marmo sulla strada provinciale 89. Impiegato come guardiano con un contratto di lavoro come misura alternativa alla detenzione, Marino ha subito gravi fratture craniche a seguito dell’impatto. Un collega, udito un tonfo, ha dato l’allarme, ma i soccorsi del 118 non hanno potuto salvarlo. I carabinieri di Apricena stanno indagando per ricostruire la dinamica e verificare le condizioni del ponteggio e il rispetto delle norme di sicurezza. L’area è stata sequestrata, e la Procura di Foggia ha aperto un fascicolo per valutare eventuali responsabilità dell’azienda. Marino, che viveva in un’ala dell’azienda e lascia un figlio, era inserito in un programma di reinserimento sociale.

A Zogno, in Valle Brembana (Bergamo), un operaio di 59 anni, la cui identità non è stata ancora resa nota, ha perso la vita oggi pomeriggio in un incidente in via Tessi. Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo è rimasto schiacciato da un pannello mentre lavorava alla costruzione di un muro. Il 118 ha inviato automedica e ambulanza, ma i soccorsi sono stati vani. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Zogno, i vigili del fuoco di Bergamo e i tecnici dell’ATS Bergamo per i rilievi.

Sempre oggi pomeriggio, in contrada Passo Zingaro, lungo la strada Adrano-Bronte (Catania), un operaio edile di 65 anni, padre di due figli, è morto in un cantiere. L’uomo è stato colpito alla testa da un profilato di ferro caduto da un camion per cause ancora da accertare. I soccorsi del 118 non hanno potuto salvarlo, e il decesso è stato constatato sul posto. I carabinieri di Paternò stanno conducendo indagini per chiarire i motivi della caduta del materiale, con il supporto dei vigili del fuoco per la messa in sicurezza del cantiere.

Cadute da ponteggi, schiacciamenti e incidenti con materiali pesanti continuano a mietere vittime, nonostante normative e campagne di sensibilizzazione. Le indagini chiariranno le responsabilità, ma il problema richiede soluzioni sistemiche: formazione, controlli e tecnologie avanzate. Il Paese è chiamato a trasformare il dolore in azione, per fermare un bollettino che somiglia sempre più a una guerra. La sicurezza sul lavoro non può più essere un’opzione, ma una priorità assoluta.

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