ANZIANI INFETTI RISPEDITI A CASA. PARENTI ALLA RICERCA DEL CARO ESTINTO

La situazione dovrebbe essere migliorata ma sono in molti quelli che parlano di dati falsati o numeri sovra o sottostimati. Vero o falso? Gli anziani non se la passano bene.

Ospedali al collasso, pazienti respinti e anziani costretti a morire a casa senza tampone. La situazione in Lombardia è sempre più grave. La capienza delle strutture ospedaliere è satura e questo comporta che non tutti possano riuscire a curarsi in maniera adeguata. Specie gli anziani.
Ormai anche i pazienti ricoverati, al primo accenno di miglioramento e nonostante risultino ancora positivi al virus, vengono dimessi e rispediti a casa per far posto ad altri ma con il rischio che, una volta rientrati nel proprio domicilio, infettino tutto il nucleo familiare. Quanti siano realmente i casi di Covid-19 nella regione Lombarda nessuno lo sa. Le cifre, dicono autorevoli esperti in camice bianco, sarebbero inattendibili. Uno per tutti il biologo Enrico Bucci:

“…L’unica cosa certa è che i dati in arrivo dalla Lombardia sono ormai inutilizzabili – ammette lo scienziato – c’è l’effetto saturazione che li falsa. Per chi, come me, fa questo tipo di analisi è meglio non prenderli in considerazione e concentrarsi su altre zone d’Italia…”.

Vero o falso? Al contrario di alcuni comuni in Veneto, nelle aree del bresciano e della bergamasca, non sono stati fatti tamponi a tappeto su tutta la popolazione. Il fatto ha comportato che il numero degli asintomatici presenti in loco non potesse essere stabilito. Non si è ancora ben capito se questo sia legato a un’insufficienza di uomini e mezzi o a negligenza degli enti preposti al servizio. Fatto sta che le stime di mortalità in Lombardia sono le più alte della nazione proprio perché non viene tenuto conto dei tanti casi asintomatici. La proporzione, dunque, non è immune da gravi errori.

“… Da quello che sappiamo – aggiunge Bucci – gli ospedali lombardi, ormai al limite del collasso, rimandano indietro moltissime persone con sintomi precisi senza far loro il tampone. E quindi il numero dei contagiati è ampiamente sottostimato. Ma come denunciano i sindaci del Bergamasco, c’è una stima errata anche dei decessi. Molti ormai muoiono a casa senza tampone e non nelle terapie intensive, quindi non risultano conteggiati come decessi per Covid-19 nei resoconti ufficiali…”

Oltre a un timore generale, rimane l’amaro in bocca. In particolar modo ripensando che solo pochi giorni fa un’azienda del bresciano ha spedito in America, dopo congruo pagamento, una partita di tamponi che avrebbe potuto aiutare nella diagnosi i medici italiani. Per non parlare delle aziende che hanno spedito negli USA diverse decine di autorespiratori. Un giovane di 35 anni ha ricevuto notizia della morte dei due genitori, infettati dal virus in ospedale dove si trovavano per altre patologie. Il giovane non sa dove sono state trasportate le salme dei due congiunti e aspetta notizie da una settimana. Pare che non sia un caso isolato.

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