Anno giudiziario: l’allarme delle Procure su escalation reati “Codice rosso”

A Roma ben mille processi nel 2024. Situazione drammatica in Veneto, con un’impennata del 43%. Da Milano a Palermo dati choc.

Roma – Da Nord a Sud, nelle relazioni dell’anno giudiziario dei distretti di Corte d’Appello, c’è un dato emerso in modo prepotente: l’escalation dei reati da “Codice rosso”, quelli che riguardano violenze, stalking e delitti sulle donne sono una vera emergenza. In Veneto è preoccupante l’aumento dei reati in materia di libertà sessuale e stalking, per i quali si registra una impennata del 43% con sei femminicidi. Sono i dati resi noti dal Pg di Venezia Federico Prato. “Sempre più frequenti sono i casi di maltrattamento in danni di genitori anziani o comunque di famigliari da parte di figli o compagni conviventi – ha detto Prato – affetti da problematiche di ludopatia e/o di dipendenza alcolica o da sostanze stupefacenti. In tali casi il ricorso allo strumento repressivo-cautelare appare di limitata efficacia e dimostra la scarsa presenza del sistema pubblico assistenziale”.

Sul “Codice rosso” Prato ha precisato che “la Procura di Venezia segnala l’applicazione di misure cautelari in oltre 30 procedimenti e, circostanza significativa, il frequente aggravamento della misura cautelare del divieto di avvicinamento, segno della scarsa deterrenza di tale tipologia di cautela per evitare la reiterazione del reato”. “Analogamente la Procura di Verona evidenzia l’incremento delle notizie di reato in materia, con ben 154 casi di reati di atti sessuali, 295 di stalking e 525 di maltrattamenti in famiglia – ha proseguito -. Il notevole flusso di lavoro e il costante intervento del Legislatore in materia ha comportato una particolare organizzazione del dipartimento specializzato in tale settore, al fine di garantire la continuità nella gestione del procedimento da parte del medesimo sostituto”.

I reati sulla libertà sessuale salgono anche a Rovigo, 256, Vicenza da 482 a 414. Da parte sua la Procura di Belluno ha registrato la commissione di due tentati omicidi con vittime di sesso femminile, la concessione di 55 ordinanze di custodia. A Padova questo genere di reati sale da 1098 a 1376 con 73 arresti in flagranza di reato a fronte dei 30 del periodo precedente e 53 richieste di misure cautelari rispetto alle 39 dell’arco temporale pregresso. Treviso ha sottolineato che sono pervenute complessivamente 106 notizie di reato (di cui 22 a carico di ignoti) per i delitti di violenza sessuale, 23 per atti sessuali con minorenni, 2 per corruzione di minorenne, 289 per maltrattamenti, 188 per atti persecutori e nessuna per violenza di gruppo. Le misure
cautelari adottate sono state 44, di cui 7 di custodia cautelare in carcere, 3 di arresti domiciliari e le rimanenti non custodiali (divieto di avvicinamento e/o allontanamento dalla casa familiare).

A Roma nel 2024 ci sono stati ben mille processi in cui le donne erano vittime. E’ “enorme l’impatto che sugli uffici giudiziari del distretto determinano i reati di violenza familiare e nei confronti delle donne, che rappresentano quasi il 32% dei procedimenti di rito collegiale pervenuti a giudizio presso il Tribunale di Roma e che hanno determinato l’afflusso presso la Corte di oltre mille processi”, ha affermato il presidente della Corte d’Appello di Roma, Giuseppe Meliadò, nella relazione in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario. Situazione drammatica anche a Palermo. Il Procuratore generale Lia Sava ha parlato del fenomeno in Sicilia. “Lo sguardo alla violenza sulle donne, ai femminicidi, ai maltrattamenti in famiglia costituisce continua emergenza”, ha detto.

“Quanto illustrato – ha aggiunto Sava – trova conferma nell’elaborazione dei dati statistici delle risultanze dei processi in primo grado di questo distretto. I magistrati del mio Ufficio, che ringrazio per la dedizione con la quale affrontano le responsabilità del loro servizio, compiuta dimostrazione della centralità dell’Ufficio che ho il privilegio di dirigere, hanno reso possibile tale report. Si tratta di risultanze di grande interesse, che hanno ad oggetto il primo semestre 2024. Per quanto attiene la tipologia dei reati per cui è intervenuta la condanna, deve essere segnalato il numero di sentenze aventi ad oggetto i reati inclusi nel codice rosso, pari al 5,4%, senz’altro tale da confermare la preoccupante ricorrenza, nel distretto, di condotte violente commesse nel contesto di relazioni familiari e sentimentali”.

A Milano stessa emergenza. Per il presidente della Corte d’Appello Giuseppe Ondei, è “preoccupante l’aumento delle iscrizioni relative ai reati di violenza sessuale (+15 per cento) e a quello di violenza sessuale di gruppo (+8 per cento) nonche’ ai reati relativi ad atti persecutori (+15 per cento) e di maltrattamento (+30 per cento): dati tutti significativi di una consistente e pericolosa deriva dei rapporti sociali e di genere”. Crescono in modo significativo i reati di violenza di genere e maltrattamenti in famiglia anche in
Emilia-Romagna, con un aumento dell’11,16% nell’ultimo anno giudiziario. È quanto emerge dalla relazione presentata dalla Procura Generale in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario 2025.

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Particolarmente marcato l’incremento dei maltrattamenti in famiglia (+10,64%) e degli atti persecutori (+17,66%). In forte crescita anche le violazioni dell’obbligo di allontanamento e del divieto di avvicinamento, passate da 266 a 362 casi (+35,71%). Preoccupante anche l’aumento dei reati di violenza sessuale: +8,59% per i procedimenti contro autori noti (da 710 a 771) e +5,88% per quelli contro ignoti (da 221 a 234). La violenza sessuale di gruppo ha registrato un balzo del 157,14% nei procedimenti contro ignoti. In crescita anche i reati ai danni di minorenni, con un aumento del 5,43% per i reati di pedopornografia e dell’8,96% per la violenza sessuale su minori.

Aumentano i reati di stalking, maltrattamenti in famiglia, violenze sessuali anche in Umbria. È quanto emerge dai dati della Procura di Perugia. Preoccupano i reati del “Codice Rosso” (Violenza di Genere e Contesti Familiari): Maltrattamenti in famiglia: +7,36% (da 462 a 496); Stalking: +28,31% (da 325 a 417); Delitti contro la libertà sessuale: +37,50% (da 216 a 297); Pedofilia e pornografia: +43,33% (da 60 ad 86).

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