Emergono irregolarità nei pagamenti e contratti opachi: sanzioni per circa 30mila euro in seguito ai controlli della Guardia di Finanza.
Vibo Valentia – Nell’ambito del dispositivo di controlli esperiti quale unica forza di polizia a mare, a specifica vocazione economico-finanziaria, i finanzieri della città pitagorica hanno condotto numerosi controlli in materia di lavoro nero e irregolare a mare, nei confronti di diverse società armatrici operanti lungo la fascia costiera calabra.
Il successivo approfondimento delle attività ispettive avviate a mare è stato condotto in moda da accertare l’effettiva regolare costituzione dei rapporti di lavoro ed il corretto assolvimento degli ulteriori obblighi previsti dalla normativa di settore. In diversi casi, infatti, nonostante prima venisse rilevata la regolare iscrizione dei marittimi a ruolo d’equipaggio, i finanzieri della città pitagorica, facendo leva sull’esame di elementi suscettibili di ulteriori approfondimenti investigativi, hanno fatto emergere molteplici irregolarità in materia di rapporti di lavoro marittimo, con particolare riferimento al pagamento di retribuzioni con modalità non tracciabili, in violazione dell’art. 1, commi 910 e seguenti della Legge 27 dicembre 2017 n. 205.
Le attività ispettive poste in essere nello specifico settore di servizio hanno condotto ad elevare sanzioni amministrative pecuniarie per un importo pari a circa 30.000 euro.
Il complesso delle attività espedite dai finanzieri della Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Crotone sotto il coordinamento del Reparto Operativo Aeronavale di Vibo Valentia, si colloca nel più ampio dispositivo di contrasto al lavoro nero e irregolare, con particolare riferimento al settore marittimo e testimonia l’impegno del Reparto a presidio della legalità economica, nonché a tutela dei diritti dei lavoratori e delle fasce più deboli della società.