Contestate plusvalenze non dichiarate per 5,3 miliardi di euro e responsabilità amministrativa.
Milano – I Finanzieri del Comando Provinciale, su disposizione di questo Ufficio di Procura, hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo emesso dal G.I.P. del Tribunale di Monza per un valore di oltre un miliardo di euro — esattamente 1.291.758.703,34 di euro – nei confronti di una holding di diritto lussemburghese — LAGOIN S.C.A. -, per il reato di “dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici” (art. 3 D.Lgs. n. 74/2000) e per “responsabilità amministrativa delle persone giuridiche” (D.Lgs. 231/2001).
L’indagine, sviluppata dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Milano, ha preso avvio da una verifica fiscale nei confronti della predetta “incorporazione”, che ha assorbito la propria controllata italiana, detentrice del pacchetto azionario di maggioranza di Davide Campari Milano.
Gli approfondimenti hanno permesso di constatare che, all’atto della fusione, non sono state dichiarate le plusvalenze da cd. “exit tux” per oltre 5,3 miliardi di euro maturate in capo alla società italiana oggetto di incorporazione e non tassate al momento della loro fuoriuscita dal territorio nazionale come previsto dalla normativa fiscale.
In particolare, il gruppo societario, attraverso una serie di complesse operazioni, ha solo formalmente trasferito gli asset detenuti dalla società italiana a una branch domestica neo costituita, mentre la gestione effettiva del ramo d’azienda finanziario veniva esercitata a livello di casa madre estera.
Il sequestro è stato integralmente eseguito attraverso l’apposizione del vincolo sulle “azioni ordinarie” della società partecipata dalla holding lussemburghese, fino a concorrenza dell’importo disposto nel decreto, corrispondente all’imposta non versata all’atto del trasferimento all’estero della società incorporata.