Otto arresti, decine di perquisizioni e un agente della polizia municipale coinvolto. Le indagini partite da un tentato omicidio hanno svelato un vasto intreccio di traffici illeciti, fatture false per oltre 450.000 euro e commercio di sostanze dopanti.
Brescia – Dalle prime ore della mattina, nelle province di Brescia, Bergamo e Verona, militari del Nucleo Investigativo di Brescia e della Compagnia di Desenzano del Garda, supportati dai reparti territorialmente competenti, hanno dato esecuzione a una misura cautelare, emessa dal GIP di Brescia su richiesta della locale D.D.A., nei confronti di 8 indagati (4 in carcere, 4 agli arresti domiciliari), ritenuti responsabili, a vario titolo, di tentato omicidio, tentata rapina, detenzione e porto illegale di armi, associazione per delinquere finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti.
Le indagini sono state avviate dal Nucleo Investigativo di Brescia e dalla locale Compagnia, la sera del 1° marzo 2024, a Montichiari (BS), allorquando un imprenditore veniva aggredito da più persone travisate mentre era intento a chiudere il cancello della propria ditta specializzata nello smaltimento di materiali ferrosi e metalli: nella circostanza uno degli aggressori aveva esploso 8 colpi d’arma da fuoco cal. 9 mm, 6 dei quali avevano attinto la vittima agli arti inferiori, alle braccia ed all’addome. Lo stesso, in pericolo di vita, veniva successivamente trasportato in ospedale, dove, dopo un lungo ricovero, veniva dimesso (Vittima deceduta il 16 settembre per altra causa).
Gli esiti dell’attività investigativa hanno permesso di:
- individuare un pregiudicato albanese quale presunto autore materiale del tentato omicidio, in concorso con altri
in via di identificazione, commesso verosimilmente su mandato di terzi, in atto non identificati, per un ingente
debito non onorato da parte della vittima; - raccogliere elementi indiziari circa il possibile concorso nel delitto di un pluripregiudicato italiano, arrestato nel
corso delle indagini nella flagranza del reato di detenzione abusiva di armi da fuoco (2 pistole e 4 fucili) e
munizionamento di vario tipo; - accertare l’esistenza di rapporti tra il citato pregiudicato albanese ed un agente della polizia municipale di
Desenzano del Garda (BS) che, sarebbe il promotore e l’organizzatore, in concorso con un imprenditore
bergamasco e alcuni soggetti di nazionalità marocchina, di un’associazione per delinquere finalizzata al traffico
Referente: Col. t.ST Francesco Maceroni – Comandante Provinciale di Brescia; Contatti: 0303281
di cocaina, operante principalmente nel citato comune bresciano.
Nel corso dell’operazione, verranno effettuate ulteriori 23 perquisizioni a carico di indagati nel medesimo
procedimento, non destinatari di misura restrittiva.
Contestualmente, militari della Guardia di Finanza del Servizio Centrale I.C.O. e del Nucleo di Polizia
economico-finanziaria di Brescia, con il supporto di moderni mezzi tecnici e unità cinofile “cash dog”, hanno
dato esecuzione, nelle province di Brescia, Milano, Bergamo, Verona, Mantova, Ferrara e Rovigo, a 19
perquisizioni finalizzate a corroborare ipotesi delittuose connesse alla commissione di illeciti penal-tributari.
In particolare, nel corso delle attività investigative, i finanzieri hanno svolto mirate indagini economico-
patrimoniali grazie alle quali è stato possibile ricostruire l’esistenza di due gruppi criminali dediti all’emissione
di fatture per operazioni inesistenti per un valore di oltre 450.000 euro.
Nel dettaglio, relativamente al primo gruppo, il predetto agente della polizia municipale avrebbe svolto il ruolo
di intermediario, in favore dell’imprenditore bergamasco, al fine di reperire documentazione fiscale fittizia
mediante il coinvolgimento di una società cartiera gestita da pregiudicati bresciani e operante nel settore edile.
Parallelamente, il medesimo imprenditore orobico avrebbe costituito, con la collaborazione di altri quattro sodali, un secondo gruppo criminale che, attraverso l’eterogestione di società cartiere localizzate nel ferrarese, avrebbe emesso fatture per operazioni inesistenti in favore di due aziende bresciane, trattenendo quale compenso il corrispettivo dell’IVA dovuta.
Anche il NAS di Brescia ha partecipato alle attività con perquisizioni su tre obiettivi, nell’ambito della
detenzione, cessioni e compravendita di sostanze anabolizzanti (doping).