Cinema, dopo lo scandalo Rexal Ford revocati 66 milioni di credito d’imposta già concessi

Provvedimento del Ministero della Cultura: respinte anche le richieste per altri 22 milioni.

Dopo lo scandalo Francis Kaufmann alias Rexal Ford, l’americano accusato del duplice omicidio di Villa Pamphili che aveva ottenuto dal ministero della cultura italiano oltre 800mila euro di tax credit per un film da lui diretto e mai realizzato, la Direzione Generale Cinema e Audiovisivo del Ministero della Cultura ha firmato la revoca di 66 milioni di euro di credito d’imposta precedentemente concessi a produzioni cinematografiche al termine di un lungo e scrupoloso lavoro di verifica e controllo. Il documento è a firma di Nicola Borrelli.

L’attività di vigilanza, spiega in una nota il Sottosegretario alla Cultura Lucia Borgonzoni – si inserisce in una più ampia e articolata azione ispettiva avviata su diverse centinaia di opere audiovisive, svolta in collaborazione con la Guardia di Finanza e finalizzata ad accertare la correttezza nell’utilizzo delle risorse pubbliche destinate al sostegno dell’industria cinematografica e audiovisiva nazionale.

Le verifiche, condotte su domande formalmente regolari, sono state condotte mediante l’acquisizione e l’approfondita analisi di ulteriori documenti e attraverso controlli incrociati, che hanno permesso di accertare la non spettanza del beneficio.

A seguito di tali accertamenti, oltre alla revoca dei 66 milioni già concessi, non sono state approvate e risultano quindi respinte richieste di credito d’imposta per ulteriori 22 milioni di euro.

Si tratta di una delle azioni della DGCA del MiC, che si inserisce nel quadro più generale delle varie modifiche messe in atto per tutelare uno strumento che nel tempo ha dimostrato di poter essere esposto ad abusi e utilizzi impropri di risorse pubbliche. L’obiettivo prioritario è quello di garantire che gli strumenti a disposizione continuino a sostenere le imprese realmente meritevoli, nel rispetto dei principi di trasparenza, legalità e corretta gestione delle risorse pubblicheUn lungo lavoro durato anni e intensificatosi negli ultimi mesi.

Le attività ispettive – conclude la nota – proseguiranno con un potenziamento del sistema di controlli e grazie anche alle nuove unità di personale in arrivo, per assicurare un utilizzo equo, efficiente e conforme dei fondi pubblici, contribuendo così a rafforzare la competitività e l’integrità del comparto audiovisivo italiano, su cui stiamo lavorando io e il Ministro Giuli.

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