Atti persecutori contro la convivente: pregiudicato finisce in carcere a Catania

La sentenza di condanna era passata in giudicato a marzo dell’anno scorso, mentre il 3 giugno di quest’anno è stata revocata la sospensione della carcerazione.

Catania – Un pregiudicato 59enne di Tremestieri Etneo è finito in carcere a Catania per scontare 1 anno, 5 mesi e 10 giorni di pena relativa ad una condanna inflitta per atti persecutori, lesioni, percosse, minaccia aggravata e porto abusivo di armi da punta o da taglio aggravato. I fatti sono stati commessi a Pedara, l’8 gennaio 2021, e gli atti persecutori si sono protratti fino al 24 gennaio 2022.

Lo scorso 3 giugno è stata revocata la sospensione della carcerazione ed è stato ripristinato l’ordine di esecuzione per la carcerazione, con il conseguente intervento dei poliziotti di Acireale che hanno provveduto ad arrestare il pregiudicato e trasferirlo nella Casa Circondariale Piazza Lanza, a Catania, per scontare l’intera pena stabilita dalla sentenza, emessa dalla Corte d’Appello di Catania e passata in giudicato il 16 marzo 2024.

Il legale del condannato aveva richiesto che l’uomo potesse scontare la pena in regime di affidamento in prova ai servizi sociali, ma il Tribunale di Sorveglianza di Catania ha rigettato la richiesta, rilevando come il 59enne pregiudicato annoverasse pregiudizi penali per associazione per delinquere, truffa, falso e altro, oltre ad essere stato destinatario dell’Avviso orale nel 2023. In particolare, nel provvedimento del giudice è stato evidenziato come il 59enne non sembrasse aver capito il danno prodotto con la propria condotta alla sua ex convivente.

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