La Procura di Civitavecchia dispone misure interdittive per sei tassisti operanti all’aeroporto: sotto accusa per comportamenti intimidatori contro i controllori del traffico taxi.
Civitavecchia – Sei tassisti attivi presso l’aeroporto internazionale Leonardo da Vinci di Fiumicino sono stati interdetti dall’attività su disposizione del G.I.P. del Tribunale di Civitavecchia, al termine di una complessa indagine condotta dalla Procura della Repubblica, in collaborazione con l’Ufficio di Polizia di Frontiera Aerea.
I sei operatori del servizio pubblico sono indagati per atti di violenza e minaccia, messi in atto allo scopo di escludere la concorrenza e garantirsi le corse più redditizie, spesso dirette verso Roma o destinazioni turistiche, in violazione delle regole sulla libera concorrenza.
Le accuse ai tassisti
Secondo quanto emerso dagli accertamenti, i tassisti avrebbero intimidito e ostacolato gli addetti al controllo del traffico taxi presso lo scalo, con l’obiettivo di manipolare la distribuzione delle corse. L’attività investigativa ha preso avvio da controlli autonomi effettuati dalla Polizia di Frontiera, finalizzati a verificare l’osservanza delle normative e l’equità del servizio pubblico taxi nello snodo aeroportuale più importante d’Italia.
Le misure cautelari
I sei soggetti sono stati colpiti da misure cautelari personali interdittive, che ne sospendono l’esercizio dell’attività professionale. Tali provvedimenti, spiegano fonti giudiziarie, mirano a impedire la reiterazione di condotte intimidatorie e a tutelare l’ordine pubblico, la concorrenza e la sicurezza dei cittadini.
Lotta alle irregolarità
L’operazione della Procura di Civitavecchia rappresenta un segnale forte contro comportamenti illeciti che alterano il mercato dei servizi di trasporto pubblico e compromettono la fiducia dei viaggiatori. Le forze dell’ordine continueranno a monitorare il rispetto delle regole da parte degli operatori del settore, anche in vista dell’aumento del traffico turistico estivo.