Cellulare alla guida, prima causa di ritiro della patente: oltre 8mila casi in tre mesi

Il Ministero dei Trasporti: “Comportamento pericoloso e diffuso”. Calano incidenti (-5,5%) e vittime (-20,4%) con il nuovo Codice della Strada.

“L’uso del cellulare rimane di gran lunga la prima ragione di ritiro della patente,” segnala il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti (Mit), diffondendo i dati dei primi tre mesi dall’entrata in vigore delle modifiche al Codice della Strada, il 14 dicembre 2024. Su 17.607 patenti ritirate fino al 13 marzo 2025, ben 8.912—il 50,6%—sono legate alla distrazione da smartphone, un comportamento definito “scorretto e pericoloso” che continua a dominare le statistiche delle infrazioni stradali.

I numeri, raccolti da Polizia Stradale e Carabinieri e condivisi dal Viminale con il Mit, mostrano però un bilancio positivo: gli incidenti stradali sono diminuiti del 5,5%, con un calo del 20,4% delle vittime (61 morti in meno) e dell’8,8% dei feriti rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Un risultato attribuito alle nuove norme, che prevedono multe da 250 a 1.400 euro, sospensione della patente da 7 giorni a 3 mesi e decurtazione di punti per chi usa il cellulare al volante. “Anche una sola vita salvata è un successo,” ha commentato il ministro Matteo Salvini, esprimendo soddisfazione per il trend.

Intensi i controlli: 203.753 test con etilometro hanno portato a sanzioni per l’1,7% dei conducenti per guida in stato d’ebbrezza e per lo 0,2% per uso di stupefacenti. Il Mit sottolinea che il calo di incidenti riflette l’efficacia delle misure, ma il primato del cellulare tra le cause di ritiro della patente evidenzia quanto la distrazione resti un’emergenza. Con l’inasprimento delle sanzioni, l’obiettivo è chiaro: ridurre ulteriormente la sinistrosità, proteggendo chi è sulla strada.

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