Il governatore Marco Marsilio rassicura: “Regione in prima fila per trovare la soluzione, coinvolgerò il Parlamento e il Governo”.
L’Aquila – La vicenda della chiusura dei Tribunali minori in Abruzzo, definiti sub provinciali, in odore di chiusura da anni alla luce di una riforma ancora mai attivata, ha causato un duro scontro tra parlamentari e consiglieri regionali di centrodestra e centrosinistra: polemiche divampate con una lunga serie di note stampa dopo la riunione, convocata dal presidente della Regione, Marco Marsilio, di FdI. “La questione dei tribunali non provinciali resta una priorità nell’agenda della Regione e dei nostri rappresentanti in Parlamento. È necessario un impegno unitario per scongiurare la chiusura e garantire ai cittadini un servizio essenziale e per questo coinvolgerò Parlamento e governo”, ha assicurato Marsilio.
“Continueremo a portare avanti una battaglia condivisa, affinché venga riconosciuta la specificità del nostro territorio e il valore strategico di questi presidi di giustizia”, ha aggiunto. “Ho raccolto le sollecitazioni e confermo il mio impegno per arrivare a una soluzione definitiva. Ora tornerò a interloquire con il ministro della Giustizia e il presidente del Consiglio per individuare lo strumento migliore per garantire il loro futuro. Sono fiducioso nel percorso avviato, perché ha fondamenta solide e non ci sono condizioni che giustifichino passi indietro rispetto al lavoro fatto finora. Anche noi viviamo con urgenza questa vicenda e comprendiamo le preoccupazioni espresse. Farò ulteriori passi avanti, – ha proseguito – rafforzato dalla mobilitazione unanime e coesa di tutto il territorio, che ringrazio. È questa unità di intenti che deve continuare a sostenerci nella battaglia per la difesa dei tribunali abruzzesi”.

La riunione è andata in scena dopo ore di scontro politico. A parlare è stato proprio il senatore del Partito democratico Michele Fina, annunciando una raccolta firme popolare: “Passano giorni e settimane ma della promessa norma per salvare i tribunali abruzzesi non si vede l’ombra. Chiediamo al Governo della Meloni e alla Regione di Marsilio di svegliarsi e dare immediatamente risposta alle legittime rivendicazioni del mondo della Giustizia e dei territori”. Il primo a replicare è stato il capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio regionale Massimo Verrecchia: “Fina eviti di sprecare l’inchiostro, perché qui nessuno dorme”. Quindi la prima promessa di giornata: “Si procederà con la proroga se non ci sarà tempo necessario di provvedere alla revisione della geografia giudiziaria nell’immediato e rimandiamo dunque al mittente le strumentalizzazioni messe in atto dalla sinistra”.
Poi si sono aggiunti i parlamentari abruzzesi dello stesso partito di Verrecchia. “I tribunali non sono a rischio e, come più volte chiarito, si sta lavorando a un problema che persiste da tredici anni e che Fina non è riuscito a risolvere nei quattro anni trascorsi al ministero della Giustizia”, si legge nella nota di Etelwardo Sigismondi, Guido Liris e Guerino Testa. “Abbiamo sempre sostenuto che la giustizia di prossimità è un valore e lo dimostreremo con la salvezza definitiva dei tribunali”. Infine è arrivato il deputato della Lega Alberto Bagnai, rassicurando tutti: “Il Governo è assolutamente intenzionato a salvare i tribunali abruzzesi e, se sarà necessario, a rifare anche la proroga. Al Ministero c’è già un testo pronto, che coinvolge anche altre Regioni in cui si prevedono aperture. Contestualmente verrà proposta una legge delega per rivedere la geografia giudiziaria dell’intero Paese”.