Sorelline di 10 e 12 anni abusate dal patrigno: in manette a Verona 45enne romeno

L’uomo costringeva le minori a rapporti completi e non protetti e le minacciava per impedire che parlassero. L’inchiesta nata dalla denuncia della madre.

Verona – La Polizia ha arrestato un cittadino romeno di 45 anni indagato per violenza sessuale aggravata e continuata, minacce, violenza privata e danneggiamento. L’inchiesta della Squadra mobile aveva preso avvio dalla denuncia presentata dalla madre delle due minori nei confronti del compagno della donna, che aveva ricevuto le confidenze delle giovani figlie vittime dapprima di molestie sessuali e successivamente di rapporti sessuali completi, tenuti nascosti per timore.

Le ragazzine avevano raccontato che il patrigno negli ultimi 6 anni, approfittando dell’assenza della compagna, madre delle minori, con qualsiasi scusa, nella vita quotidiana, approcciava in casa le minori, una di 10 e l’altra di 12 anni, toccandole più volte nelle parti intime. Con il passare del tempo le ha così obbligate invece a veri rapporti sessuali completi non protetti. Le giovani venivano obbligate al silenzio con le intimidazioni; difatti l’uomo minacciava di abbandonare loro e la madre, lasciandole così in uno stato di totale indigenza, o peggio, di far loro del male, perfino di ucciderle.

Le minori coinvolte sono state ascoltate con la formula dell’audizione protetta della Squadra Mobile scaligera; le due giovani hanno confermato quanto avevano già raccontato alla loro madre e ai loro attuali fidanzatini. Il cittadino rumeno esercitava quindi un totale controllo sulle giovani ragazze, arrivando a minacciare di morte anche i loro giovani fidanzati, avvisandoli che le due giovani erano di sua proprietà.

La complessiva attività d’indagine ha consentito di raccogliere solidi elementi indiziari a carico dell’uomo, compagno della donna dal 2015, i dettagli resi e la linearità del racconto consentono di ritenere pienamente affidabili le dichiarazioni delle minori e di essere consapevoli della gravità delle condotte e della capacità manipolatoria del loro patrigno. Pertanto il Gip, valutato il pericolo della reiterazione dei reati, ha disposto il carcere per il 45enne.

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