Dossier Inail sull’8 marzo: donne più a rischio infortuni nel tragitto casa-lavoro

Alla vigilia della Giornata internazionale che celebra il mondo femminile il report sugli incidenti e le malattie professionali.

Roma – Alla vigilia della Giornata internazionale della donna, arriva un focus dettagliato sull’andamento al femminile di infortuni sul lavoro e malattie professionali: è online sul sito dell’Inail il Dossier donne 2025, la pubblicazione elaborata dalla Consulenza statistico attuariale dell’Istituto in base ai dati mensili provvisori del biennio 2023-2024 e a quelli consolidati del quinquennio 2019-2023. I dati del triennio 2021-2023 confermano che la modalità di infortunio nel percorso casa-lavoro-casa, vede la donna più penalizzata rispetto agli uomini. In termini relativi, la quota degli infortuni in itinere è stata sempre più elevata per le donne lungo tutto il periodo, con un andamento altalenante dovuto alle restrizioni adottate durante la pandemia.

Per le donne, dal 27,2% del 2019 si è scesi al 26,4% del 2023, passando per il minimo di periodo registrato nel 2020 (13,6%). Per gli uomini, invece, la quota degli infortuni in itinere si è attestata al 14,8% nel 2023, in crescita rispetto all’iniziale 13,7% e con una incidenza minima nel 2020 (10,6%). Anche per le denunce con esito mortale, nel 2023 l’incidenza è più elevata tra le lavoratrici, con oltre un decesso su tre (34 su 92), mentre per gli uomini il rapporto scende a oltre uno su cinque (241 su 1.087). La differenza di genere si conferma anche nella più ampia categoria degli infortuni ‘fuori azienda‘, che comprende sia gli infortuni in itinere, sia quelli avvenuti in occasione di lavoro con mezzo di trasporto coinvolto.

Nel 2023 l’incidenza è stata, infatti, di oltre il 28% per le donne e di circa il 19% per gli uomini. Per i casi mortali, la percentuale femminile sale al 56,5% (52 decessi sui 92 del 2023) e quella maschile al 39,7% (432 su 1.087), con incidenze leggermente più basse rispetto al 2019 (rispettivamente 68,0% e 44,6%). Nonostante i dati ancora provvisori, tra gennaio e dicembre 2024 si registra, rispetto allo stesso periodo del 2023, un lieve calo delle denunce di infortunio nel complesso (-0,7%), saldo di una diminuzione dei casi avvenuti in occasione di lavoro (-1,9%) e di un aumento di quelli in itinere (+5,0%). Distinguendo, però, per modalità di accadimento, la conferma del dato femminile tra i due anni è media di una diminuzione degli infortuni in occasione di lavoro (-1,3%) e di un aumento di quelli in itinere (+3,9%). Il 15,7% del totale degli infortuni femminili del 2023 ha riguardato donne con un’età compresa tra i 55 e i 59 anni, che risultano le più colpite.

All’interno di questa fascia d’età gli infortuni delle lavoratrici costituiscono il 41,2% del totale riferito ai coetanei di entrambi i generi. Inoltre, dei 92 decessi femminili avvenuti nel 2023, il 25,0% ha riguardato la classe di età 55-59 anni con 23 casi, in diminuzione del 9,5% rispetto al 2022. Seguono la fascia delle 60-64enni con 14 casi e quella delle 50-54enni, nella quale si sono verificati 12 decessi.

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