Criptovalute: Consob e Bankitalia adottano una comunicazione congiunta 

Rivolta alle società con azioni quotate in Borsa o negoziate su piattaforme multilaterali e alle realtà di revisione contabile e legale.

Roma – Due settimane fa c’era stato un nuovo intervento della Consob nel campo delle cripto-attività a tutela dei risparmiatori. Per la prima volta, infatti, l’Autorità aveva bloccato un sito (www.intelligenza-ai.com) che offriva al pubblico un token per il quale non era stato regolarmente notificato il documento informativo. E ancora prima, l’organismo di vigilanza era intervenuto, invece, per bloccare, in virtù di Micar, alcuni operatori che prestavano servizi su cripto-attività senza le dovute autorizzazioni. Oggi la Banca d’Italia e la Consob hanno adottato una comunicazione congiunta sulla contabilizzazione in bilancio di cripto-attività, sulla relativa trasparenza verso il mercato finanziario e sulle verifiche da parte dei revisori.

Una comunicazione rivolta alle società con azioni quotate in Borsa o negoziate su piattaforme multilaterali di negoziazione (emittenti), alle società di revisione contabile e ai revisori legali. Senza introdurre nuovi obblighi, Banca d’Italia e Consob evidenziano agli emittenti l’importanza di fornire nei propri bilanci informazioni utili al mercato per comprendere gli effetti delle cripto-attività sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria, alla luce dell’esposizione e del rischio associato alle posizioni detenute direttamente o indirettamente. Viene inoltre evidenziato che, in linea con le indicazioni fornite dall’International Financial Reporting Standard Interpretations Committee (Ifrs Ic), le cripto-valute devono essere rappresentate in bilancio applicando il principio contabile ias 38 relativo alle attività immateriali oppure, laddove siano detenute per la vendita nell’ambito dell’ordinario svolgimento dell’attività dell’emittente, lo ias 2 relativo alle rimanenze.

Nel caso delle altre tipologie di cripto-attività, gli emittenti sono tenuti a valutarne le specifiche caratteristiche al fine di individuare il trattamento contabile più appropriato e fornire in bilancio una rappresentazione completa sulla natura e i rischi a esse connessi, dando tempestiva e adeguata informativa al pubblico, come previsto dalla disciplina sul contrasto degli abusi di mercato. La comunicazione infine segnala a società di revisione e revisori legali le peculiarità e i rischi insiti nello svolgimento di incarichi su società che detengano cripto-attività, alla luce della loro estrema volatilità, della loro complessità e dell’evoluzione del contesto regolamentare. I revisori dovranno anche dedicare particolare attenzione ai profili rilevanti dal punto di vista della normativa anti-riciclaggio.

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