La Digos aumenta i controlli in vista del big match di stasera. Si annuncia guerriglia nord-sud tra giovani, protagonisti molti italiani di seconda generazione di origine nordafricana.
Napoli – La città di Napoli è in stato di allerta in vista del big-match contro l’Inter, in programma stasera alle 18. Non si tratta solo di una sfida scudetto, ma di una partita a rischio sicurezza, a causa delle minacce lanciate sui social dai cosiddetti ‘maranza’. Il termine identifica giovani provenienti dalle periferie delle metropoli del Nord, spesso italiani di seconda generazione di origine nordafricana, protagonisti di episodi di vandalismo e risse. Attraverso TikTok e altre piattaforme, decine di questi ragazzi hanno annunciato un’invasione della città partenopea con l’obiettivo di “fare un macello”.
L’allarme è stato subito raccolto dalle forze dell’ordine, che hanno intensificato il monitoraggio, sia sul web che nelle strade. Il prefetto di Napoli, Michele di Bari, ha convocato un Comitato per l’ordine pubblico, predisponendo misure straordinarie di sicurezza per prevenire scontri e violenze.
La provocazione è partita da Torino, dove un giovane streamer di 24 anni, di origini marocchine, ha lanciato una sfida diretta ai ragazzi del Sud. Nel video, diventato virale, ha dichiarato: “Stiamo chiamando tutti i maranza d’Italia per scendere al Sud e far vedere la vita reale”. Toni di sfida e riferimenti alla criminalità organizzata hanno acceso ulteriormente gli animi, con risposte altrettanto aggressive da parte di alcuni utenti napoletani.
Molti video hanno seguito questa scia, con annunci di “guerra” tra i giovani del Nord e quelli del Sud. Tra i messaggi più inquietanti: “Sud preparati, il 1° marzo arriviamo noi e sarà guerra” e “Domani tutti a Scampia per accogliere i maranza a modo nostro”.
In vista della sfida Napoli-Inter e dell’elevato rischio di tensioni, la Prefettura ha adottato misure straordinarie. Già nei giorni scorsi era stata vietata la vendita dei biglietti ai tifosi interisti residenti in Lombardia per ridurre il pericolo di scontri tra le tifoserie. Ora, l’attenzione si concentra sull’eventuale arrivo di gruppi con intenti provocatori.
La Digos di Napoli, in collaborazione con le altre questure, sta monitorando attentamente la situazione, sia nei punti di accesso alla città (stazioni ferroviarie, aeroporti e autostrade) che nelle zone limitrofe allo stadio Diego Armando Maradona.
Dalla politica sono arrivati numerosi appelli a non sottovalutare la situazione. Il deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Francesco Emilio Borrelli, ha chiesto un intervento immediato: “Bisogna evitare che Napoli sia tenuta in scacco da questi fenomeni”. Il senatore della Lega, Gianluca Cantalamessa, ha annunciato un’interrogazione al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi: “Dobbiamo contrastare queste minacce alla sicurezza urbana”. Anche il consigliere comunale Luigi Musto ha sollecitato un’azione preventiva da parte del sindaco Gaetano Manfredi: “Non possiamo permettere che la partita diventi un pretesto per scatenare violenze nelle strade”.
Con l’avvicinarsi del match, la tensione cresce. Le forze dell’ordine stanno facendo il massimo per scongiurare il rischio di scontri, ma la viralità delle minacce sui social e la mobilitazione di giovani provenienti da diverse città italiane preoccupano le autorità. Napoli si prepara dunque a una giornata ad alta tensione, con l’auspicio che lo spettacolo si svolga solo sul campo e non nelle strade.