Alpini durante la ritirata di Russia, celebrazione della Giornata nazionale della memoria Alpini, volontariato degli Alpini in Italia

Oggi è la Giornata nazionale della memoria e del sacrificio degli Alpini

Nel tragico anniversario della battaglia di Nikolajewka (26 gennaio 1943) l’omaggio al coraggio e alla dedizione del corpo simbolo della storia italiana.

Il 26 gennaio, l’Italia celebra la Giornata nazionale della memoria e del sacrificio degli Alpini, un appuntamento istituito per onorare il coraggio, il sacrificio e la dedizione di uno dei corpi militari più rappresentativi della storia italiana. Questa giornata non è solo un momento per guardare al passato, ma un’opportunità per riflettere sui valori di solidarietà, lealtà e senso del dovere che gli Alpini hanno incarnato nei decenni.

Nel gennaio del 1943, gli Alpini furono protagonisti di una delle più difficili ritirate della storia militare italiana

Le origini della giornata

La giornata è stata istituita con la legge n. 44 del 5 maggio 2022, grazie a una proposta bipartisan che ha trovato ampio consenso parlamentare. La data scelta, il 26 gennaio, non è casuale: richiama il tragico anniversario della battaglia di Nikolajewka, uno degli episodi più drammatici e al tempo stesso eroici della Campagna di Russia durante la Seconda Guerra Mondiale. Nel gennaio del 1943, gli Alpini furono protagonisti di una delle più difficili ritirate della storia militare italiana, costretti ad affrontare condizioni climatiche proibitive, carenza di rifornimenti e l’incalzare delle forze sovietiche.

Nikolajewka: il sacrificio degli Alpini

La battaglia di Nikolajewka rappresenta uno dei momenti più tragici e al contempo simbolici della storia degli Alpini. Durante la ritirata del Corpo d’Armata Alpino dall’Unione Sovietica, nel pieno inverno russo, il 26 gennaio 1943, gli Alpini si trovarono circondati dalle forze sovietiche. In condizioni estreme, con temperature che scendevano ben al di sotto dello zero, furono costretti a combattere disperatamente per aprirsi una via di fuga.

La battaglia fu un bagno di sangue, con migliaia di morti tra i soldati italiani, ma anche un esempio straordinario di resistenza e sacrificio.

La battaglia fu un bagno di sangue, con migliaia di morti tra i soldati italiani, ma anche un esempio straordinario di resistenza e sacrificio. Gli Alpini riuscirono a sfondare le linee nemiche e a proseguire la ritirata, permettendo a molti di loro di tornare a casa. Tuttavia, delle oltre 60.000 unità del Corpo d’Armata Alpino inviate in Russia, meno della metà riuscì a fare ritorno.

La battaglia di Nikolajewka rimane un simbolo del valore e del sacrificio degli Alpini, ma anche delle sofferenze causate dalla guerra e dalla mancanza di preparazione strategica.

Il significato della giornata oggi

La Giornata nazionale della memoria e del sacrificio degli Alpini non è solo un momento per ricordare la storia militare italiana, ma anche per riflettere su valori universali come il senso del dovere, l’altruismo e la solidarietà. Gli Alpini, infatti, non sono soltanto un corpo militare, ma anche un’istituzione civica profondamente radicata nella società italiana.

Oggi, l’Associazione Nazionale Alpini (ANA), fondata nel 1919, è attiva in tutto il territorio italiano e si distingue per il suo impegno nel volontariato e nella protezione civile. Gli Alpini sono spesso in prima linea nelle emergenze, dalle calamità naturali alla pandemia, dimostrando che il loro spirito di servizio non si è mai spento.

Celebrando questa giornata, l’Italia rende omaggio non solo al loro sacrificio durante la guerra, ma anche al contributo fondamentale che gli Alpini continuano a offrire alla collettività.

Un patrimonio di memoria condivisa

Il 26 gennaio è l’occasione per coinvolgere anche le nuove generazioni, affinché conoscano la storia e comprendano il valore del sacrificio compiuto dagli Alpini. Le commemorazioni, organizzate in tutto il Paese, includono cerimonie ufficiali, momenti di riflessione e incontri nelle scuole. Stamani il Presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana, ha definito la Giornata “un momento importante per onorare la memoria dei caduti e per stringerci con rispetto e affetto ai loro familiari. L’operato delle nostre Penne Nere resta un esempio globale di dedizione, solidarietà, azione orientata al bene comune”. Fontana ha ribadito la “profonda riconoscenza al Corpo e all’Associazione Nazionale Alpini per l’impegno di ieri e di oggi, a servizio delle comunità, nelle emergenze e per la pace”.

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