Dagli studenti arriva la proposta di poter assistere a una seduta del Parlamento e di poter incontrare la premier Giorgia Meloni.
Napoli – “Sono certo che la presidente del Consiglio avrà grande onore e piacere a ricevervi e a sapere
che nel nostro Paese ci sono dei bambini che sono stati capaci di assumersi la responsabilità di lavorare per il futuro della loro città”. A margine della cerimonia del rinnovo del ‘Consiglio dei bambini e delle bambine’ di Caivano, che si è tenuto all’interno dell’istituto ‘Cilea-Mameli’, il ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, accoglie così la proposta arrivata dagli stessi studenti, che hanno chiesto di poter assistere a una seduta del Parlamento e incontrare Giorgia Meloni. Il Consiglio delle bambine e dei bambini, si è insediato il 20 marzo scorso nell’ambito del programma di riqualificazione del Comune.
Quello dei piccoli di Caivano “è un desiderio realizzabile – aggiunge Zangrillo, che ha presenziato lo scorso 20 marzo all’insediamento del primo Consiglio dei bambini – come istituzione, ci siamo proposti come un riferimento per aiutare questa città a riprendersi. L’istituzione non si deve nascondere, è aperta. La
richiesta dei bambini di visitare il Parlamento a me fa piacere, perché significa che c’é il desiderio di capire, di
comprendere quali sono i luoghi delle istituzioni dove si prendono le decisioni che attengono al futuro del Paese”. Il responsabile del Dicastero della Pubblica amministrazione ha iniziato la sua giornata in via Caputo per l’inaugurazione della nuova area di laboratori interattivi del plesso scolastico Cilea – Mameli, dedicati a Giovanbattista Cutolo, detto Giogiò; presente la mamma del giovane musicista scomparso nell’agosto
2023.
A seguire, nell’Auditorium dell’Istituito, c’è stata la cerimonia di rinnovo del Consiglio delle bambine e dei bambini con il coinvolgimento di oltre 200 studenti del territorio collegati da remoto e la partecipazione del coro dell’Istituto “Milani”; i bambini hanno presentato le nuove proposte per il territorio di Caivano e per la loro comunità. Alla cerimonia con il Ministro Zangrillo, c’erano il Viceprefetto Vicario di Napoli, Franca Fico, il Procuratore della Repubblica del Tribunale di Napoli Nord, Maria Antonietta Troncone, il Commissario Straordinario Fabio Ciciliano, la Commissione Straordinaria Caivano composta da Filippo Dispenza, Simonetta
Calcaterra e Maurizio Alicandro, il Comandante Provinciale Carabinieri di Napoli, Generale di Brigata Biagio Storniolo, Emanuele anculli, Direttore Direzione Regionale Campania Vigili del Fuoco, e il Direttore Ufficio Scolastico Regionale della Campania Ettore Acerra.
Subito dopo il Ministro Zangrillo ha raggiunto la sede del Comune di Caivano, per la presentazione
della “Scala dei diritti e dei doveri”; qui una delegazione dei bambini del Consiglio ha mostrato al ministro la Scala dei diritti e dei doveri realizzata dagli studenti, raccontando il progetto e il suo significato. E’ cambiata la Caivano del degrado e della rassegnazione: “Quando siamo arrivati – ha affermato Zangrillo – abbiamo trovato un contesto sociale difficile, disagi evidenti e problemi importanti anche a livello di amministrazione comunale, con situazioni critiche al palazzo di citta’. Poche risorse, certo, ma anche come dice lei un livello di rassegnazione molto alto, con la sfiducia diffusa verso il futuro. Con un team del Dipartimento della funzione pubblica abbiamo affiancato l’amministrazione comunale per portarla a camminare con le proprie gambe”.
Con nuovi concorsi – osserva il ministro – “abbiamo assunto 50 persone che hanno ricevuto una formazione specifica per accrescere il livello di competenza dell’ente locale”. Il lato umano ha fatto la differenza: “Assolutamente. La comunità di Caivano ha sofferto ma ci sono tantissime persone con la voglia di riscattarsi. Ho trovato un forte desiderio di riappropriarsi della città e tanta disponibilità a collaborare, a partire proprio dall’amministrazione”. I Comuni anche al Sud hanno dimostrato di saper cogliere la sfida del Pnrr: “La nostra Pa esprime il meglio di sé nelle realtà territoriali perché è qui che si realizza il rapporto diretto con cittadini e imprese. E il Pnrr – ha concluso il ministro – ha confermato l’importanza decisiva dei Comuni che non a caso sono tra i principali protagonisti dell’attuazione del Piano, una realtà straordinaria dal punto di vista operativo e della capacità di mettere a terra i progetti”.