Presi dai carabinieri: avrebbero realizzato diversi colpi prendendo di mira numerosi bar, ristoranti e rivenditori commerciali.
Genova – Presa a Genova la “banda dei tombini”. I Carabinieri del Nucleo Operativo e personale della Compagnia di Arenzano hanno dato esecuzione a due diverse ordinanze di custodia cautelare nei confronti di 8 soggetti, di cui 2 donne, appartenenti al gruppo i cui membri sono ritenuti responsabili – in considerazione degli accertamenti condotti nell’attuale fase delle indagini preliminari – di numerosi furti ai danni di esercizi commerciali con il metodo della “spaccata”, nella maggior parte dei quali venivano utilizzati tombini o altre grate metalliche posizionati sul manto stradale per infrangere le vetrine e accedere all’interno dei locali, arraffando denaro e altri oggetti disponibili.
Secondo quanto preliminarmente ricostruito dai Carabinieri, i soggetti avrebbero realizzato diversi colpi, dividendosi spesso in gruppetti di due o tre persone, ma agendo anche individualmente, prendendo di mira numerosi bar, ristoranti e rivenditori commerciali del comune di Genova, in particolare del Centro storico, e di Arenzano, tra ottobre e dicembre 2024.
L’escalation del fenomeno criminale ha creato particolare allarme nel territorio, immediatamente percepito dalla Procura della Repubblica di Genova e dai Carabinieri del Comando Provinciale. Per arginare gli eventi, è stato attivato un piano coordinato d’azione: da un lato, sotto il profilo preventivo, con l’impiego di numerose pattuglie automontate e appiedate, attive in orari serali e notturni per controllare le attività commerciali; dall’altro, sotto la direzione della Procura di Genova, i militari hanno analizzato accuratamente le immagini video acquisite dai sistemi di videosorveglianza delle zone interessate, per ricostruire i vari eventi e individuare gli autori.
I numerosi servizi di osservazione in abiti simulati hanno permesso di arrestare in flagranza uno degli appartenenti alla banda e denunciare altri due soggetti dopo un furto consumato ad Arenzano a fine dicembre 2024. Il susseguirsi dei furti aveva creato un’ondata di tangibile preoccupazione tra gli esercenti, danneggiati dall’effrazione dei vetri o delle porte di ingresso e privati dell’incasso o di altri oggetti rinvenuti dagli indagati all’interno dei locali (prodotti in vendita, tra cui alcolici, tablet per ordinazioni, registratori di cassa). Il denaro contante complessivamente sottratto ammonta a circa 15.000 euro.
Come disposto dall’ordinanza, al termine delle operazioni di rintraccio, 6 soggetti sono stati destinatari della misura cautelare in carcere, mentre per 2 è scattato il divieto di dimora.