Hezbollah, dopo i cercapersone tocca ai walkie talkie e ai pannelli solari: decine di esplosioni a Beirut [VIDEO]

Ieri l’azione è costata la vita ad almeno 12 persone e il ferimento di quasi 3mila. Hezbollah minaccia: “Ci sarà una vendetta sanguinosa”.

Dopo i cercapersone, i walkie talkie. Il giorno dopo la deflagrazione di centinaia di cercapersone in Siria e in Libano – un’azione costata la vita a una dozzina di persone e il ferimento di quasi 3 mila -, oggi decine di apparecchi – secondo fonti libanesi oltre 500 – sarebbero esplosi nella roccaforte di Hezbollah alla periferia di Beirut e a Beirut e nella valle della Bekaa, roccaforte dell’organizzazione paramilitare islamista. A renderlo noto sono fonti vicine a Hezbollah, come riporta l’Ansa.

Secondo le prime notizie, i morti sarebbero almeno tre e centinaia i feriti. Secondo quanto riportano i media libanesi, alcune walkie talkie sarebbero esplose durante funerali di persone rimaste uccise nell’attacco di ieri, dovuto all’azione degli hacker. Stando all’agenzia Reuters, i walkie-talkie esplosi sono stati acquistati da Hezbollah cinque mesi fa, più o meno nello stesso periodo in cui avevano acquistato i cercapersone deflagrati ieri. La ragione del “cambio di tecnologia” era dovuta al fatto che i cercapersone a differenza degli smartphone sono più difficili da localizzare.

Sempre secondo i media locali, riportati dall’Ansa, deflagrazioni si sarebbero registrare anche nella città di Sidone e in altre località meridionali del Libano: in questo caso a esplodere sarebbero stati i sistemi collegati ai pannelli solari e macchine per le impronte digitali, ma anche cellulari, radio, auto, moto e altri elettrodomestici.

Hezbollah avrebbe già minacciato di replicare con un’azione altrettanto veemente: “Ci sarà una vendetta sanguinosa, Israele pagherà”, avrebbe fatto sapere l’organizzazione islamica.

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Email
Stampa