Boccia a Venezi: “Male non fare, paura non avere”, poi posta il ballo di Simone

Alta tensione sul caso Sangiuliano, tra esposti e polemiche politiche: Borghi (Iv) “altro che gossip o vicenda privata, Meloni riferisca”.

Roma – Maria Rosaria Boccia dopo il caso Sangiuliano che ha portato l’ex ministro della Cultura alle dimissioni, aveva annunciato una pausa dai social in modalità offline. Ma non ce l’ha fatta. “Recte facendo, neminem timeas”, agendo con rettitudine, non devi temere nessuno. Insomma, male non fare, paura non avere: è il messaggio che recapita alla direttrice d’orchestra Beatrice Venezi che ieri ha annunciato di aver dato mandato ai suoi legali di valutare una denuncia per diffamazione nei confronti dell”imprenditrice campana che l’ha accusata di essere in conflitto di interesse per la sua attività lavorativa rispetto all’incarico di consigliera al Mic.

“Ho semplicemente raccontato quello che il Ministero della Cultura ha pubblicato” spiega Boccia nel post che invia anche all’indirizzo della musicista. Ma non basta. Dopo un post scritto all’indirizzo di Beatrice Venezi, ora mette su Instagram una storia con la foto di un pupazzetto costruito con le cuffiette auricolari e il
commento della canzone “Il ballo di Simone”. Le parole sono emblematiche: “Adesso mi divertirò un po’ con te. Con un bel gioco che ti piacerà. Simone dice che è molto semplice. E lui queste cose le sa….”. Boccia non molla la presa e la sua ascesa social continua sull’onda dello scandalo che ha travolto Sangiuliano.

Beatrice Venezi e la disputa con Boccia

L’ex ministro della Cultura sta preparando la sua strategia difensiva e presenterà una denuncia nei confronti dell’imprenditrice con il suo pool difensivo. Lei per nulla intimorita, come di consueto, lancia su Instagram lancia le sue mine contro le annunciate denunce di Gennaro Sangiuliano. “Genny non mi ha ancora chiesto scusa e continua a minacciare una denuncia – ha scritto in un post -. Le denunce non si minacciano, si fanno, e queste continue minacce hanno il sapore di un’estorsione”. Il legale dell’ex ministro, l’avvocato Salvatore Sica, spiega: “È innegabile che Sangiuliano è stato oggetto di pressioni illecite da parte della dottoressa Boccia che, a mio modo di vedere – ma la decisione spetterà ai magistrati – prefigurano il reato di tentata estorsione”. 

In merito denuncia contro Boccia il legale ha fatto sapere: “È in via di elaborazione e intendiamo depositarla all’attenzione dei magistrati all’inizio della prossima settimana. Mi incontrerò con l’ex ministro Sangiuliano e procederemo allegando all’esposto anche una serie di documenti che dimostrato l’assoluta correttezza della condotta del mio assistito. Nell’atto che metteremo a disposizione dei pm forniremo una ricostruzione cronologica e dettagliata di questa vicenda che è e resta privatissima”.

Gennaro Sangiuliano

Sulla vicenda interviene Enrico Borghi, capogruppo di Italia Viva al Senato e membro del Copasir, oggi a
“Il Timone” condotto dal direttore editoriale Daniele Biacchessi sulla FM di radio Giornale Radio: “Il caso Sangiuliano è sistemico e inquietante, altro che gossip o vicenda privata. C’è il dovere – dice – di andare fino in fondo: Meloni venga alle Camere per sgombrare il campo dal timore che un suo ministro sia stato ricattato. C’è stato un incredibile pressapochismo di un ministro che ha messo a rischio la sicurezza del Paese e di un premier che ha atteso troppo per rimuoverlo”. Sul fronte politico è polemica anche per 18 nomine fatte da Sangiuliano prima di dimettersi.

Avrebbe firmato, secondo l’accusa delle opposizioni, i decreti delle commissioni della Direzione generale Cinema, riguardanti i finanziamenti pubblici per film, opere prime e festival. Antonio Caso, deputato del Movimento 5 Stelle, ha commentato duramente la situazione: “La pioggia di nomine fatta da Sangiuliano prima di uscire di scena è alquanto singolare. Ci aspettiamo che il nuovo ministro Giuli dia le dovute spiegazioni. Si tratta di consulenti etichettati come amici e conoscenti, e il decreto di nomina è ancora in fase di controllo”.

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