Il tribunale di Budapest sembra intenzionato ad agire per cancellare le garanzie all’eurodeputata di Avs dopo l’elezione a Bruxelles.
Budapest – Mentre Ilaria Salis, neoeletta a Bruxelles continua a rivendicare la giustizia delle occupazioni abusive, l’Ungheria si muove per chiedere la revoca dell’immunità. Index.hu, sito ungherese, riporta che il tribunale regionale di Budapest avrebbe contattato la presidenza del Parlamento Europeo, per richiedere la revoca dell’immunità parlamentare. L’iter avviato dall’autorità ungherese rientra nelle sue facoltà e dovrà essere una commissione apposita, convocata per l’occasione, a valutare se sussistono i presupposti affinché si concretizzi la richiesta del tribunale.
Nel Paese di Orban, Salis è indagata per tentato omicidio e ha già scontato 15 mesi di carcere preventivo in prigione. Grazie all’elezione tra le fila di Avs, partito di Fratoianni e Angelo Bonelli, ha ottenuto un seggio europeo e con esso la libertà, il rientro in Italia e l’immunità. Il sito ungherese non riporta le sue fonti e per il momento dal parlamento europeo nessuno conferma l’indiscrezione. Alcune fonti smentirebbero la richiesta, ma “non è improbabile” che possa arrivare prossimamente. Infatti, questo tipo di procedimenti deve rispondere a un iter molto particolare, con numerosi passaggi intermedi, che nella maggior parte dei casi ne rallenta la trasmissione.
Di certo il capo di gabinetto del governo ungherese non aveva nascosto le sue possibili mosse: “L’autorità ungherese competente dovrebbe chiedere al Parlamento europeo la revoca dell’immunità”. Un suggerimento che pare sia stato ascoltato. Il tribunale dovrà dimostrare al parlamento le ragioni per le quali ritiene che il processo debba proseguire nell’immediato e portare le prove della colpevolezza di Ilaria Salis, per convincere almeno la metà più uno del parlamento a votare a favore della revoca. In quel caso, il processo continuerebbe e in caso di condanna l’insegnante potrebbe finire nuovamente in carcere. D’altronde, non è stato mai nascosto che l’obiettivo finale della candidatura di Salis fosse proprio quello di concederle l’immunità.