Orrore a Latina: lavoratore indiano perde un braccio, il datore lo abbandona in strada

È successo in un’azienda agricola di Latina: l’uomo è stato scaricato da un pulmino, l’arto gettato nei campi per nascondere l’incidente. Aperta un’inchiesta per lesioni gravissime e omissione di soccorso.

Latina – Gravissimo incidente sul lavoro in un’azienda agricola in provincia di Latina, nei pressi di Borgo Santa Maria, dove un giovane lavoratore di nazionalità indiana addetto al taglio del fieno ha avuto un braccio staccato da un macchinario e riportato altre gravi fratture. “All’orrore dell’incidente si aggiunge il fatto che, invece di essere soccorso dai datori di lavoro, è stato scaricato come un sacco di rifiuti in prossimità della sua abitazione”. A raccontarlo è Hardeep Kaur, segretaria generale Flai Cgil Frosinone Latina. Il giovane indiano è stato trasportato in eliambulanza a Roma: è stato operato al San Camillo ed è in prognosi riservata.

Secondo le prime ricostruzioni, l’incidente è avvenuto nel pomeriggio di ieri quando il braccio del giovane è rimasto incastrato in un macchinario che riavvolge i teli ed è finito amputato. Il lavoratore non è stato soccorso, probabilmente perché era impiegato in maniera irregolare: caricato su un furgone, è stato quindi abbandonato insieme alla moglie, che lavorava con lui, nei pressi di casa. Qui è stato soccorso da alcuni connazionali e portato in ospedale. Poco dopo è stato trovato anche il braccio del lavoratore, inizialmente gettato nei campi nel tentativo di nascondere l’incidente.

La procura ha aperto un’inchiesta per lesioni gravissime e omissione di soccorso. Il 30enne è rimasto gravemente ferito anche alle gambe. Sul caso indagano i carabinieri che stanno sentendo testimoni mentre sono ancora in corso accertamenti in merito alla posizione contrattuale del lavoratore.

“Sono stata contattata da un lavoratore che mi ha inviato la foto di un arto staccato – spiega a Hardeep Kaur – spiegandomi che si trattava di un incidente avvenuto a un compagno di lavoro, che in condizioni disperate è stato scaricato in strada da un pulmino 9 posti. Non è un film dell’orrore, purtroppo è tutto vero! Qui non siamo solo di fronte a un grave incidente sul lavoro, cosa già di per sé allarmante ed evitabile, qui siamo davanti alla barbarie dello sfruttamento, che calpesta le vite delle persone, la dignità, la salute e ogni regola di civiltà. Questi campi, queste strade, questi borghi e contrade li presidieremo ogni giorno e per le prossime settimane saremo in tantissimi, perché non si può lavorare in queste condizioni”.

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Email
Stampa