Europee: i 7 candidati “impresentabili” secondo la Commissione Antimafia

A 10 giorni dal voto la presidente Colosimo rende noto l’elenco delle candidature che violano il codice di autoregolamentazione. Chi è fuori.

Roma – Risultano in violazione del codice di autoregolamentazione 7 candidature al Parlamento Europeo. L’elenco lo ha reso noto la presidente della Commissione Antimafia, Chiara Colosimo, in apertura della seduta di oggi. Restano per questo fuori Angelo Antonio D’Agostino, candidato per la lista Forza Italia-Noi Moderati-Ppe; Marco Falcone, candidato per la lista Forza Italia-Noi Moderati-Ppe; la candidatura di Alberico Gambino, candidato per la lista Fratelli d’Italia; la candidatura di Filomena Greco, candidata al Parlamento europeo per la lista Stati Uniti di Europa; la candidatura di Luigi Grillo, candidato al Parlamento europeo per la lista Forza Italia-Noi Moderati-Ppe; la candidatura di Antonino Mazzeo, candidato al Parlamento europeo per la lista Partito Democratico e Giuseppe Milazzo candidato FdI nella circoscrizione Italia insulare.

Degli 817 nominativi segnalati, la Dna aveva iniziato un esito positivo sono stati 20, all’esito delle verifiche svolte dalla Commissione, risultano in violazione del Codice di Autoregolamentazione 7 candidature alle europee. Come ha riferito la presidente Colosimo, nei confronti di Angelo Antonio D’Agostino, candidato al Parlamento europeo per la lista ’Forza Italia Noi Moderati Ppe, Circoscrizione Italia meridionale “risulta emesso in data 25 marzo 2016 il decreto del gup presso il Tribunale di Roma che dispone il giudizio per il reato di cui agli articoli 319 e 321 del codice penale (corruzione per un atto contrario ai doveri di ufficio), e la prossima udienza dibattimentale innanzi alla II sezione penale del Tribunale di Roma è fissata al 26 giugno 2024″.

Nei confronti di Marco Falcone, candidato per la lista Forza Italia Noi Moderati Ppe, Circoscrizione Italia insulare, “nel luglio 2023, è stato disposto il rinvio a giudizio per il reato di cui all’articolo 81, 110, 117, 319-quater del codice penale (induzione indebita a dare e promettere utilità) – ha spiegato Colosimo -. È in corso il giudizio di primo grado, davanti al Tribunale di Palermo, con prossima udienza fissata al 26 settembre 2024″. Per lo stesso candidato “in data 22 dicembre 2020, è stato inoltre disposto il rinvio a giudizio per il reato di cui agli articoli 56, 81, 110, 317 del codice penale (tentata concussione). È in corso il giudizio di primo grado, davanti al Tribunale di Catania, con prossima udienza fissata al 28 maggio”, ha sottolineato Colosimo.

Quanto ad Alberico Gambino, candidato per FdI nella Circoscrizione Italia meridionale, “con ordinanza dell’1 ottobre 2019 il Tribunale di Nocera Inferiore – ha spiegato Colosimo – ha dichiarato la decadenza del predetto candidato dalla carica di sindaco del comune di Pagani, essendo divenuta definitiva la sentenza con la quale era stata dichiarata la temporanea incandidabilità di Gambino, quale amministratore che ha dato causa allo scioglimento del consiglio comunale di Pagani, disposto con dpr del 26 luglio 2011, ex articolo 143 comma 1, Tuel”, ha spiegato Colosimo, risultando “in violazione dell’articolo 1, comma 2, lettera c) del codice di autoregolamentazione”.

La sede del Parlamento europeo

Nei confronti della candidata Filomena Greco, per la lista ’Stati Uniti di Europa’ nella circoscrizione Italia meridionale, ha sottolineato Colosimo, “in data 9 gennaio 2024, è stato disposto il rinvio a giudizio per i reati di cui agli articoli 81, 110, 353-bis del codice penale (turbata libertà del procedimento di scelta del contraente) ed è in corso il giudizio di primo grado, davanti al Tribunale di Castrovillari, con prossima udienza fissata al 21 giugno 2024″. Riguardo alla candidatura di Luigi Grillo, candidato al parlamento europeo per la lista Forza Italia Noi Moderati Ppe, Circoscrizione Italia nord-occidentale, ha aggiunto Colosimo, “dal certificato del casellario giudiziale risulta emessa dal gip del Tribunale di Milano sentenza di applicazione della pena su richiesta delle parti del 27 novembre 2014, irrevocabile il 19 dicembre 2014, con condanna alla pena di 2 anni e mesi 8 di reclusione, e con la pena accessoria dell’incapacità di contrattare con la pubblica amministrazione per 5 anni, per diversi reati

E cioè: articoli 416, commi 1, 2 e 3, codice penale, (associazione per delinquere), commesso dal settembre al 2012 e fino al maggio 2014; 110, 353, 353-bis, codice penale, (turbata libertà degli incanti, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente), commesso fino al marzo 2014; 110, 319, 321, 353-bis codice penale (corruzione per un atto contrario ai doveri di ufficio, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente), commesso dall’ottobre 2013 e fino al marzo 2014; 110, 81, comma 2, 353, commi 1 e 2, 353-bis codice penale (turbata libertà degli incanti, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente), commesso dal settembre 2012 e fino al febbraio 2014; 110, 319, 321 codice penale (corruzione per un atto contrario ai doveri di ufficio), commesso dall’ottobre 2012 e fino al marzo 2014; 110, 81, comma 2, 326, commi 1 e 3, codice penale (utilizzazione di segreti d’ufficio), commesso dall’ottobre 2012 e fino al marzo 2014″.

Chiara Colosimo

In violazione del codice di autoregolamentazione risulta anche, ha sottolineato Colosimo, la candidatura di Antonio Mazzeo, candidato per la lista Partito Democratico nella circoscrizione Italia centrale. Nei suoi confronti, ha spiegato, “in data 5 settembre 2022, risulta emesso dal gup presso il Tribunale di Roma il decreto che dispone il giudizio per il reato di cui agli articoli 216, 219, 223 del regio decreto 16 marzo 1942, n. 267 (bancarotta fraudolenta) e la prossima udienza dibattimentale innanzi alla II sezione penale del Tribunale di Roma è fissata al 4 luglio 2024″.

C’è poi, ha concluso Colosimo, la candidatura di Giuseppe Milazzo, candidato al Parlamento europeo per la lista ’Fratelli d’Italia’ Circoscrizione Italia insulare e nei suoi confronti, ha sottolineato Colosimo, “in data 22 dicembre 2020, è stato disposto il rinvio a giudizio per il reato di cui agli articoli 56, 81, 110, 317 del codice penale (tentata concussione) ed è in corso il giudizio di primo grado, davanti al Tribunale di Palermo, con prossima udienza fissata al 26 settembre 2024″.

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