Reggio Calabria, doppia rapina ad un tabacchi in centro: fermati tre giovani

Avevano pianificato i “colpi”, prevedendo lungo il percorso un cambio parziale di abiti per rendere difficile il loro riconoscimento.

Reggio Calabria – Sono un maggiorenne e due minorenni, le persone fermate per rapina aggravata in concorso ad una tabaccheria del centro di Reggio. Gli agenti della Mobile hanno dato esecuzione ai provvedimenti disposti dalle locali Procura dirette da Giovanni Bombardieri e Roberto Di Palma. I tre giovani sono accusati, allo stato del procedimento in fase di indagini preliminari e fatte salve diverse valutazioni nelle fasi successive, di aver commesso la rapina aggravata ai danni di una rivendita tabacchi del centro cittadino, per i minori reiterata a distanza di una settimana.

Nella prima rapina, commessa dai soli due minori, venivano sottratti 3.800 euro e diverse confezioni di sigarette elettroniche IQOS, la seconda volta la somma di 2.900 euro. Alla identificazione dei giovani si è arrivati in seguito a un’attività investigativa, coordinata dalle Procure, che ha consentito, per entrambi gli episodi, di ricostruire tutto il percorso effettuato dagli indagati sia prima che dopo la rapina, di riscontrare che si erano introdotti presso il tabacchi completamente travisati, avevano minacciato il titolare facendosi consegnare le somme di denaro e i prodotti commerciali, per poi darsi, a piedi, alla fuga.

Nello specifico, come è stato ricostruito dagli investigatori della squadra Mobile, attraverso l’analisi delle immagini di numerosi impianti di video sorveglianza cittadini, i tre avevano dettagliatamente pianificato la commissione delle rapine, prevedendo lungo il percorso un cambio parziale di abiti con il preciso scopo di rendere difficoltoso il loro riconoscimento da parte delle forze dell’ordine nelle fasi immediatamente seguenti alla commissione del reato, nonché eludere le successive indagini finalizzate alla loro identificazione.  In sede di convalida, il giudice per le indagini preliminari ha disposto gli arresti domiciliari per il maggiorenne e la custodia in Ipm per i minori.

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