De Caprio, candidato alle europee con De Luca: “l’avvocatura dello Stato dice che siccome Riina è morto il pericolo non esiste più”.
Roma – Il Capitano Ultimo come non l’avevamo mai visto, con il volto finalmente scoperto. Anni dietro quel passamontagna, per la precisione 31, e ora che è candidato alle europee ha deciso di toglierlo. Un “gesto”, spiega il giorno dopo il “colpo di scena” al Teatro Quirino di Roma, che “non era programmato. Mi è venuto spontaneo quando ho cominciato a parlare. Non è che la gente può votare una persona in maschera, hanno diritto di guardarmi in faccia. Un gesto d’amore per il popolo, per continuare a servirlo con la stessa umiltà che ho avuto da carabiniere. Sono sempre stato e sempre sarò un carabiniere degli ultimi”.
Sergio De Caprio, ormai generale in congedo confessa di avere qualche preoccupazione ora che possono guardarlo dritto in faccia. Preoccupazione per la sua “famiglia soprattutto”. Ora è in congedo, ma tiene a precisare: “Sì, ma sono rimasto Capitano. Gli altri gradi sono ridicoli. L’Arma dei generali mi ripugna, non mi appartiene. Io sono dell’Arma della gente, delle piccole stazioni, dei figli del popolo”. Ha ancora la scorta: “A
settembre il Consiglio di Stato deciderà definitivamente se Bagarella è ancora pericoloso per me oppure no. Nel frattempo è venuto fuori che nel carteggio per decidere questa storia della scorta non ci sono i verbali dei collaboratori che raccontano dei piani per uccidermi”.
Ma l’avvocatura dello Stato, “dice che siccome Riina è morto il pericolo non esiste più. Se mi tolgono la scorta combatterò da solo”. Cateno De Luca, con cui si candiderà, è “una persona umile e per me l’umiltà vince. Noi faremo una lotta e una politica diversa, non quella dei potentati e dei partitoni”. Il passamontagna “lo terrò sempre in tasca per ricordarmi da dove vengo e per ricordare una lotta che sarà finita solo quando le mafie saranno annientate”, conclude il Capitano.