Coppia intossicata, non fu il botulino: colpa di un pesticida?

La morte di Gerardina Corsano potrebbe essere stata causata da una sostanza utilizzata nell’azienda del marito.

Avellino – L’ipotesi del botulino è stata definitivamente esclusa come causa della morte di Gerardina Corsano, la 46enne di Ariano Irpino deceduta dopo aver avvertito dolori addominali a seguito di una cena in pizzeria insieme con il marito Angelo Meninno. I risultati degli esami dell’Istituto superiore di Sanità a Roma hanno infatti escluso la presenza di botulino negli alimenti sequestrati alla pizzeria e nella casa della coppia.

A farsi strada è ora l’ipotesi dell’avvelenamento da pesticida. Meninno, infatti, è un agricoltore e nella sua azienda vengono utilizzati regolarmente prodotti chimici. Dopo aver cenato in pizzeria, Corsano si era sentita male e si era recata per due volte all’ospedale. I medici, però, non l’avevano ricoverata. Poi quando si era ripresentata la mattina del 31 ottobre la situazione era già precipitata.

La coppia rimasta intossicata: lei purtroppo non ce l’ha fatta

Il marito, che aveva accusato sintomi simili ma meno gravi, aveva riferito di aver sentito un cattivo sapore mangiando la pizza, attribuendo quindi a quel condimento il motivo dell’intossicazione. Ma il botulino è una tossina inodore e insapore.

Le indagini della Procura di Benevento, che ha aperto un fascicolo per omicidio colposo, proseguono per accertare con certezza le cause della morte di Gerardina Corsano. In un primo momento le indagini, come da prassi in casi del genere, si erano concentrate sulla pizzeria. In serata la Polizia e i carabinieri del Nas avevano sequestrato campioni degli alimenti consumati dalla coppia: passate di pomodoro, olio, funghi e olio al peperoncino, tutti prodotti industriali ad esclusione dell’ultimo, di produzione dell’attività. Il sospetto era che il cibo potesse essere contaminato dal botulino. L’ipotesi, secondo indiscrezioni, sarebbe stata però smentita dalle analisi e anche gli esami sull’uomo hanno dato esito negativo. Il 7 novembre la pizzeria è stata completamente dissequestrata.

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Email
Stampa