Famiglie divise, ma solo sulla carta e per intascare più redditi di cittadinanza

I 14 “furbetti” hanno frazionato i nuclei familiari per ottenere maggiori erogazioni del beneficio. Evaso anche il fisco per 500 mila euro.

Treviso – Appartenevano alla stessa famiglia, ma avevano suddivisa in più nuclei così da truffare il fisco ottenendo l’erogazione di più redditi di cittadinanza. Quattordici “furbetti” sono stati beccati dalle Fiamme Gialle di Vittorio Veneto: per anni hanno percepito la misura di sostegno senza averne il diritto, intascando un importo complessivo di circa 300mila euro.

Le truffe sono iniziate nel 2019

Gli accertamenti dei finanzieri hanno preso il via dall’approfondimento della posizione di alcuni appartenenti a diversi nuclei familiari, tutti residenti allo stesso indirizzo e beneficiari della misura di sostegno. Le indagini hanno fatto emergere molte irregolarità nelle domande presentate, a partire dal 2019, per ottenere il reddito di cittadinanza. Le due famiglie residenti all’indirizzo riportato nelle istanze, infatti, erano state “frazionate”, solamente sulla carta, in diversi nuclei, in modo da ottenere maggiori erogazioni del beneficio. Inoltre, è stato accertato che nella documentazione inviata all’INPS erano stati omessi redditi per oltre 500mila euro, in gran parte ottenuti dalle vendite di auto, transazioni commerciali che, peraltro, erano state spesso concluse truffando il cliente sulle reali qualità delle autovetture.

Infine, gli investigatori hanno scoperto che uno degli indagati ha percepito illecitamente anche il Reddito di Emergenza, misura di sostegno che era stata ideata per aiutare quelle famiglie che avevano avuto difficoltà durante la passata emergenza pandemica. Tutte le persone coinvolte sono state segnalate, oltre che alla Procura di Treviso, anche agli uffici competenti dell’INPS, per il recupero delle somme indebitamente erogate.

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