Prendevano il reddito di cittadinanza ma se la spassavano in barca

In alcuni casi i “furbetti”, pizzicati a Civitavecchia e Anzio, avevano “dimenticato” di dichiarare partecipazioni societarie.

Civitavecchia – Percepivano il reddito di cittadinanza, ma se la spassavano in barca e avevano un tenore di vita tutt’altro che dimesso gli otto “furbetti” pizzicati dalla Guardia di finanza di Civitavecchia durante i controlli effettuati quest’estate sugli armatori delle imbarcazioni ormeggiate nel porto. E altri sicuramente ne emergeranno ora che le Fiamme Gialle stanno analizzando i dati raccolti durante gli oltre 1600 controlli svolti dalle unità navali nell’estate appena trascorsa.

Gli ultimi casi in ordine di tempo sono stati individuati ad Anzio e Civitavecchia. Ad Anzio i finanzieri hanno pizzicato in mare un “furbetto” che si godeva il reddito di cittadinanza, percepito indebitamente visto che nelle dichiarazioni aveva “dimenticato” di indicare di avere rilevanti partecipazioni societarie in un’impresa attiva nella vendita al dettaglio e si era “scordato” di comunicare che un componente della famiglia aveva trovato lavoro. Per l’uomo è scattato il deferimento alla Procura e all’INPS per il recupero delle somme indebitamente percepite, complessivamente pari a 45 mila euro.

Nel secondo caso, le Fiamme Gialle di Civitavecchia, sottoponendo a controllo in mare un italiano a bordo di un’imbarcazione a vela con bandiera belga, hanno scoperto che era riuscito, mediante artifizi e raggiri, ad ottenere il reddito di cittadinanza trasferendo la nazionalità dell’imbarcazione da italiana ad estera. All’uomo sono stati sequestrati due conti correnti, un autocarro e dell’imbarcazione a vela.

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