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Al via il summit Fao a Roma, obiettivo “Fame Zero” nel 2030

Per la tre giorni a Roma sono attesi 161 Paesi, tra cui 22 Capi di Stato o governo. La cerimonia di apertura di lunedì avverrà alle 14.30 alla presenza della premier, Giorgia Meloni, e del Segretario generale Onu, António Guterres.

ROMA – L’obiettivo è uno: fame zero entro il 2030. È quanto propone l’Agenzia dell’Onu Ifad per raggiungere i goal dell’agenda 2030. Oggi a Roma partirà la tre giorni del Summit sui Sistemi Alimentari delle Nazioni Unite.

I rappresentati dei 161 paesi partecipanti sono chiamati a mettere nero su bianco le azioni concrete per raggiungere l’obiettivo e “cristallizzare” le responsabilità quotidiane per ovviare il problema della fame nel mondo.

Al momento, infatti, sono  43 i milioni di persone che rischiano di morire per mancanza di cibo, mentre i numeri di chi è in crisi alimentare si attestano tra i 691 e i 783 milioni, 122 milioni in più rispetto al 2019.

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Un campo di mais

IL SUMMIT

Dopo il vertice del 2021, la Capitale ospiterà fino a mercoledì il “Food System Summit +2” nella sede dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (Fao). Sono attesi 161 paesi, tra cui 22 capi di Stato o di Governo chiamati ad affrontare diversi il rapporto tra cambiamento climatico e sistemi alimentari, la denutrizione e le malattie legate alla cattiva nutrizione.

La cerimonia di apertura si terrà oggi, sarà alla presenza della premier, Giorgia Meloni, e del Segretario Generale Onu, António Guterres. La chiusura si terrà invece mercoledì 26 luglioalla presenza del Ministro degli affari esteri della cooperazione internazionale, Antonio Tajani, e della vice segretaria generale Onu, Amina Mohammed.

L’obiettivo del summit è richiamare l’attenzione sulla sicurezza alimentare, “una crisi a livello planetario” e sulla necessità del coinvolgimento non solo dei Governi ma anche dei Parlamenti nella cooperazione internazionale.

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